Laconicamente, il Senato fa sapere, sul proprio sito web, che l'Assemblea di Palazzo Madama è convocata per martedì 13 agosto, alle 18, per le Comunicazioni del Presidente sul calendario dei lavori.
La conferenza dei capigruppo che si è svolta nel pomeriggio di oggi non ha trovato l'unanimità sul calendario dei lavori, pertanto - come già anticipato - in base al regolamento del Senato sarà l'Aula ad esprimersi sul calendario approvato solo a maggioranza, che in questo momento prevede che la dichiarazione di Conte e la mozione di sfiducia della Lega siano presi in esame martedì 20 agosto. Domani la destra, probabilmente compresa Forza Italia, voterà per anticipare la discusione al 14 agosto.
I numeri al Senato del centrodestra non sono sufficienti ad anticipare i tempi della crisi, ma bisogna vedere se il resto dell'Aula voterà compattamente perché i lavori riprendano il 20. Inoltre, quanti senatori, di entrambi gli schieramenti, avranno voglia o potranno (qualcuno potrebbe essere all'estero) essere a Roma in tempo per votare domani?
Per andare al voto sono necessari dei passaggi istituzionali che non possono prescindere dagli interessi politici di Matteo Salvini. Ma più si allungano i tempi, più diventerebbe complicato, se non addirittura impossibile, far sì che nella prossima legislatura il nuovo Governo abbia i tempi tecnici per presentare e far approvare nei due rami del Parlamento la legge di bilancio per il 2020.
Mattarella non potrà non tenerne conto nella gestione della crisi.