La premier Meloni, dopo aver fatto fare brutta figura ai suoi "sottoposti" che nei pollai televisivi trasmessi in Italia avevano dichiarato che non avrebbe partecipato alla videoconferenza organizzata dal premier britannico Keir Starmer su come supportare l'Ucraina anche a seguito di un potenziale accordo di pace, ha invece deciso, seppure all'ultimo momento, di far parte dei rappresentanti di 26 Paesi, tra cui il leader ucraino Volodymyr Zelensky e il presidente francese Emmanuel Macron, che hanno partecipato all'incontro.
Come ha commentato Meloni la sua partecipazione? Così, in una breve nota di Palazzo Chigi:
"Il Presidente del Consiglio ha confermato che l’Italia intende continuare a lavorare con i partner europei e occidentali e con gli Stati Uniti per la definizione di garanzie di sicurezza credibili ed efficaci, ribadendo che non è invece prevista la partecipazione nazionale ad una eventuale forza militare sul terreno".
Per quanto riguarda, invece, i contenuti dl vertice, Starmer li ha riassunti in una conferenza stampa.
Per Starmer l'Ucraina ha dimostrato "senza ombra di dubbio" di essere il "partito della pace", pace che Vladimir Putin sta "cercando di ritardare".
"Il mondo ha bisogno di azioni... non di parole e condizioni vuote. Quindi il mio messaggio è chiaro, prima o poi Putin dovrà sedersi al tavolo delle trattative. Questo è il momento in cui le armi devono tacere", ha detto Starmer, aggiungendo che il caos creato dalla Russia danneggia la popolazione del Regno Unito, anche perché fa aumentare i costi della vita e dell'energia.
Poi il primo ministro ha parlato della "coalizione dei volenterosi", affermando che la sua costituzione passa adesso alla fase operativa. Chi ne farà parte? Paesi dell'UE, nonché Canada, Australia, Nuova Zelanda ed altri, tra cui il Giappone. Poi ha detto che gli sforzi di coloro che sostengono l'Ucraina devono proseguire, anche continuando a "fornire aiuti militari" e a imporre sanzioni per "indebolire la macchina da guerra di Putin e portarlo al tavolo delle trattative".
Per procedere verso un accordo di pace, Starmer ha anticipato che le forze militari si incontreranno giovedì per sostenere un possibile cessate il fuoco: "Questo è il momento di continuare a impegnarci per raggiungere il risultato che vogliamo vedere: porre fine alle uccisioni, una pace giusta e duratura in Ucraina e una sicurezza duratura per tutti noi".
Rispondendo a una richiesta di chiarimenti da parte della stampa, Starmer ha detto che il numero di Paesi che oggi si sono riuniti è maggiore rispetto a quello che avevamo due settimane fa, con una determinazione collettiva più forte (evidentemente non stava includendo l'Italia), sottolineando anche che "questa mattina sono stati presentati nuovi impegni", senza però elencarli!
Starmer ha poi detto che ora è il momento di "esercitare la massima pressione sulla Russia". Come? Starmer ha dichiarato che nel vertice si sono discussi i modi per potenziare la capacità militare dell'Ucraina sia nel breve che nel lungo termine, cosa che, a suo dire, metterà sotto pressione il Cremlino. Sono stati "messi sul tavolo nuovi impegni" e l'Ucraina avrà un ruolo "importante" per le garanzie di sicurezza in caso di accordo di pace.
Il primo ministro ha anche detto che i leader hanno discusso di quanto ancora potersi spingere nell'inasprire le sanzioni contro la Russia, inclusa la possibilità di utilizzare i beni russi congelati (adesso ne vengono sfruttati solo gli interessi), un argomento che ha etichettato come una "questione complicata", aggiungendo che su tale punto ci saranno ulteriori colloqui.
Watch Live: My press conference on Ukraine and national security. https://t.co/C1APThCR3J
— Keir Starmer (@Keir_Starmer) March 15, 2025
Per Zelensky gli alleati occidentali devono "definire una posizione chiara sulle garanzie di sicurezza", inclusa la possibilità di inviare un contingente che deve essere di stanza sul suolo ucraino". Una possibilità che secondo la sua opinione "è una garanzia di sicurezza per l’Ucraina e una garanzia di sicurezza per l’Europa".
Sulla questione ha rilasciato una dichiarazione anche la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, per la quale la Russia dovrebbe sostenere un accordo di cessate il fuoco con l'Ucraina che possa portare a una pace duratura:
"Ribadiamo il nostro sostegno all'accordo dell'Ucraina per un cessate il fuoco. Ora la Russia deve dimostrare di essere disposta a sostenere un cessate il fuoco che porti a una pace giusta e duratura", ha affermato in un post. "Nel frattempo, sosterremo il rafforzamento dell’Ucraina e delle sue forze armate".
Von der Leyen ha poi ringraziato il premier Starmer per aver organizzato il vertice.
Intanto la Russia, si preoccupa di riconquistare la parte dell'oblast di Kursk invasa dall'Ucraina. Secondo le ultime notizie, le forze russe hanno ripreso due insediamenti nella regione e sono molto vicine a riconquistare l'intera area occupata da Kiev negli ultimi sette mesi. Solo nell'ultima settimana, più di 30 insediamenti in quella regione sono stati riconquistati dalle forze russe. Tutto quel che resta da riconquistare sono meno di 100 kmq di territorio vicino al confine .
Inoltre, in queste ore la Russia sta lanciando attacchi su tutta l'Ucraina, da Odessa a Kharkiv, causando anche la morte di numerosi civili.
Infine, Zelensky non parla solo di cessate il fuoco. Oggi ha definito "significativi" i risultati nel programma missilistico ucraino a seguito del test riuscito del missile a lungo raggio autoprodotto, chiamato Nettuno: "Sul nostro programma missilistico abbiamo ottenuto risultati significativi. Il Nettuno a lungo raggio è stato testato e utilizzato con successo in combattimento. La sua autonomia è di 1.000 chilometri. Sono grato ai nostri sviluppatori, produttori e militari ucraini. Continuiamo a lavorare per garantire la sicurezza della nazione".