In risposta all'aut aut di Conte di ieri, oggi Beppe Grillo, ha pubblicato il seguente post, titolato "una bozza e via" sul suo blog: 

Mi sento così: come se fossi circondato da tossicodipendenti che mi chiedono di poter avere la pasticca che farà credere a tutti che i problemi sono spariti e che dia l’illusione (almeno per qualche mese, forse non di più) che si è più potenti di quello che in realtà si è davvero, pensando che Conte sia la persona giusta per questo.Ma Conte può creare l’illusione collettiva (e momentanea) di aver risolto il problema elettorale, ma non è il consenso elettorale il nostro vero problema. Il consenso è solo l’effetto delle vere cause, l’immagine che si proietta sullo specchio. E invece vanno affrontate le cause per risolvere l’effetto ossia i problemi politici (idee, progetti, visione) e i problemi organizzativi (merito, competenza, valori e rimanere movimento decentralizzato, ma efficiente).E Conte, mi dispiace, non potrà risolverli perché non ha né visione politica, né capacità manageriali. Non ha esperienza di organizzazioni, né capacità di innovazione.Io questo l’ho capito, e spero che possiate capirlo anche voi.Non possiamo lasciare che un movimento nato per diffondere la democrazia diretta e partecipata si trasformi in un partito unipersonale governato da uno statuto seicentesco.Le organizzazioni orizzontali come la nostra per risolvere i problemi non possono farlo delegando a una persona la soluzione perché non sarebbero in grado di interiorizzarla quella soluzione e di applicarla, ma deve essere avviato un processo opposto: fare in modo che la soluzione decisa, in modo condiviso, venga interiorizzata con una forte assunzione di responsabilità da parte di tutti e non di una sola persona. La trasformazione vera di una organizzazione come la nostra avviene solo così.La deresponsabilizzazione delle persone con la delega ad un singolo nelle organizzazioni orizzontali è il principale motivo del loro fallimento.C’è un però. Assumersi la responsabilità significa smettere di drogarsi, smettere di voler creare l’illusione di una realtà diversa da quella attuale ed affrontarla. Insieme, con i tempi e le modalità giuste.Come una famiglia, come una comunità che impara dagli errori e si mette in gioco senza rincorrere falsi miti, illusioni o principi azzurri che possano salvarla.Perciò indìco la consultazione in rete degli iscritti al MoVimento 5 Stelle per l’elezione del Comitato Direttivo, che si terrà sulla Piattaforma Rousseau.Il voto su qualsiasi altra piattaforma, infatti, esporrebbe il Movimento a ricorsi in Tribunale per la sua invalidazione, essendo previsto nell’attuale statuto che gli strumenti informatici attraverso i quali l’associazione si propone di organizzare le modalità telematiche di consultazione dei propri iscritti sono quelli di cui alla Piattaforma Rousseau (art. 1), e che la verifica dell’abilitazione al voto dei votanti ed il conteggio dei voti sono effettuati in via automatica dal sistema informatico della medesima Piattaforma Rousseau (artt. 4 e 6).Ho, pertanto chiesto a Davide Casaleggio di consentire lo svolgimento di detta votazione sulla Piattaforma Rousseau e lui ha accettato.Chiederò, poi, al neo eletto Comitato direttivo di elaborare un piano di azione da qui al 2023. Qualcosa di concreto, indicando obiettivi, risorse, tempi, modalità di partecipazione vera e, soprattutto, concordando una visione a lungo termine, al 2050.Questo aspettano cittadini, iscritti ed elettori.Una visione chiara di dove vogliamo andare e in che modo.Il perché, il cosa e il come.È sempre stata la nostra forza: consentire a tutti di sapere quale sarà il viaggio e accogliere chi è pronto per una lunga marcia.In alto i cuori!

Riassumendo, per chi non riesca a credere a ciò che ha appena letto, nell'ordine Grillo rinfaccia a Conte:

- di non aver affrontato le cause per risolvere i problemi politici (idee, progetti, visione) e i problemi organizzativi (merito, competenza, valori e rimanere movimento decentralizzato, ma efficiente) del Movimento;

- di non avere visione politica, capacità manageriali, esperienza di organizzazioni, capacità di innovazione;

- di voler  trasformare il Movimento in un partito unipersonale.

Ma i problemi - ammette Grillo - esistono e per risolverli è necessario che a farlo sia un "direttorio" (sic!) che (e anche questo lo ha deciso lui, democraticamente) sarà eletto facendo votare gli iscritti sulla piattaforma Rousseau, dopo che Conte aveva fatto di tutto per crearne un'altra alternativa e più credibile.

In piena confusione mentale, ma questo è normale e non è una novità, Grillo ha cercato di delegittimare Conte perché l'ex premier ha provato a trasformare il Movimento 5 Stelle in una forza politica democratica con strutture e organi affidabili e credibili.

Lo ha accusato di volersi fare un partito personale... mentre il Movimento 5 Stelle è da sempre un partito personale alla mercé dell'incompetenza isterica, istrionica, farsesca del suo fondatore, Beppe Grillo, proprietario e padrone di una creatura che è incapace di comprendere e di governare e che, inevitabilmente, sta per assassinarla... senza neppure rendersene conto, tanto è incapace di capire la realtà che lo circonda.

Probabilmente i terrapiattisti e i novax che avevano votato 5 Stelle potranno anche gioire, ma è facile credere che tra i parlamentari pentastellati che finalmente avevano iniziato a capire che cosa volesse dire fare politica con serietà i post di Grillo sia stato accolto con sconforto e disperazione.

La tragedia politica in atto è di per sé un paradosso con l'illuminato Grillo, che evidentemente ha bruciato tutte le lampadine a sua disposizione, che si appella ad una base di svitati per mantenere la proprietà di un movimento che così com'è è destinato a scomparire, proprio perché governato da un padrone che non accetta le regole della democrazia a cui lui stesso dice di voler fare riferimento.

A questo punto, sarà interessante vedere quali saranno le conseguenze sul governo e sulle politiche del governo a seguito dell'implosione del partito personale di Beppe Grillo. Dopo il Cash Back, a questo punto, anche il cosiddetto reddito di cittadinanza è a rischio.


Crediti immagine: beppegrillo.it