La Costituzione in Shorts” è il titolo della conversazione tra il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e 12 giovani creator sul significato e l’attualità nella vita quotidiana della Costituzione italiana, che si è tenuta al Quirinale lo scorso 12 maggio.

Il Presidente Mattarella, dopo aver ascoltato gli interventi di ciascun creator, ha spiegato agli ascoltatori il significato del primo articolo della nostra Costituzione.

La conversazione, moderata dall'artista Fabio Rovazzi, è stata trasmessa in diretta sui canali YouTube di alcuni partecipanti e su quello della Presidenza della Repubblica.

Gli Shorts sono video della durata massima di 60 secondi, realizzati in formato verticale, che è possibile creare con il proprio smartphone. Grazie alla loro breve durata, questi video riescono a veicolare il messaggio in maniera semplice, diretta e chiara.

Tutti gli Shorts realizzati sono stati pubblicati in una playlist dedicata sul canale YouTube del Quirinale.

Ecco i creator che hanno conversato con il Presidente Mattarella: Marcello Ascani, Lorenzo Baglioni, Virginia Benzi (Quantum girl), Giuseppe Bertuccio D'Angelo (Progetto Happiness), Elia Bombardelli, Loretta Grace (Grace on your dash), gli Heimi (Gianluca David Baroni, Alice Caimi, Camilla Caimi, Francesca Pivari, Pietro Pettenghi), Giulia Lamarca, Lokman, Pietro Michelangeli, Olimpia Peroni (Fanpage.it), Eleonora Tani (The Lady).

Rovazzi: Abbiamo ascoltato tutti i creator e molti hanno declinato gli articoli scelti della Costituzione nella loro vita quotidiana.  So che anche lei ha un articolo preferito. Tra l’altro non è un articolo – diciamo – banale. È l’articolo più importante, ossia il primo. Quindi le chiedo: come mai l’ha scelto e cosa significa per lei?Mattarella: è l’articolo 1, perché questo articolo, che apre la Costituzione, è riassuntivo. Contiene cinque elementi. Vi sorprenderà: una, Repubblica, democrazia, lavoro, sovranità popolare.Vorrei esaminare brevissimamente questi elementi.Una: in questo caso non è soltanto l’articolo di un sostantivo. Vuol dire, lì, che l’Italia è una. Non una somma di repubbliche, e neanche una federazione di repubbliche.Metterei insieme il secondo e il terzo elemento: una Repubblica democratica. E, come spiegarono i costituenti che proposero questa formulazione, vuol dire che l’Italia - come dissero loro – è una Repubblica caratterizzata da libertà ed eguaglianza; una democrazia, non soltanto sotto l’aspetto formale, organizzativo, ma sotto i profili sociale ed economico.Poi c’è il lavoro, come quarto elemento di questo articolo. “Fondata sul lavoro”. Anche qui è interessante sentire le ragioni di chi propose queste parole, questa formulazione. È chiaro che queste parole indicano e richiedono un impegno comune. C’è una richiesta di impegnarsi insieme, di solidarietà, quindi. È quello che scrissero i proponenti della Costituente in queste parole “fondata sul lavoro”; non sul privilegio, non sul lavoro altrui. La definizione è efficacissima.L’elemento conclusivo è quello della sovranità popolare. Questo è davvero riassuntivo, perché è il fondamento della democrazia e si sviluppa in tutti gli articoli del testo della Costituzione. Quindi non posso evocarli tutti anche quelli già così ben evocati da voi. Mi permetto di richiamarne un solo aspetto: la sovranità popolare fu definita, nelle forme previste dalla Costituzione, da un Costituente durante il dibattito, come una sovranità irrinunziabile, nel senso che il popolo a cui è attribuita deve esercitarla per mantenere, consolidare e sviluppare la democrazia.Anche per questo spero che torni a crescere la partecipazione al voto nelle elezioni. Perché quello, tra i tanti, più di ogni altro, è il momento in cui il cittadino diventa protagonista; esercita quella sovranità.In realtà, mi verrebbe da dire che i diritti sono un po’come è in natura: vanno coltivati per evitare che appassiscano. E non possiamo permettere che appassisca la democrazia.Questo è il motivo per cui ho scelto questo articolo.



Crediti immagine: Quirinale