Aria nuova alla Santa Sede. A giugno, due eventi hanno visto protagonista la bimillenaria Chiesa, sempre ispirata dallo Spirito Santo. Nessuna spiritualità, tanto meno cura delle anime.

Mentre Bergoglio, sabato 9 giugno, ha ricevuto i partecipanti all’Incontro sulla transizione energetica e della cura della casa comune - un Simposio di due giorni tenutosi presso la Casina Pio I, sede della Pontificia Accademia delle Scienze - dove erano presenti anche i vertici delle Sette Sorelle, giganti dell’energia fossile come Exxon, Royal Dutch, la famiglia Rockefeller, tutti signori di assai incerta devozione ma certissimo potere, il suo collaboratore più importante, il segretario di Stato cardinale Pietro Parolin ha partecipato, sempre lo scorso fine settimana, all’annuale riunione del Club Bilderberg, l’allegra brigata che si riunisce a porte chiuse e nella consueta ostentata riservatezza... da ben 66 anni.

Quest’anno l’onore di ospitare l’evento è spettato a Torino, la città degli Agnelli. I membri del circolo sono i più cospicui rappresentanti delle oligarchie al potere: banchieri, finanzieri, azionisti e dirigenti di vertice di multinazionali, i loro maggiordomi politici e i chierici del giornalismo asservito.

Gli argomenti trattati, come sempre, sono l’agenda politica, economica, culturale da imporre a gran parte del mondo. Dopo decenni, l’invito di questa loggia esclusiva, tutt’altro che versata in affari religiosi, si è esteso al ministro degli esteri vaticano.

L’illustre brigata ha ricevuto la benedizione di Parolin, ma più verosimilmente, sarà stata essa stessa ad impartirla, a nome dei Superiori, all’uomo di Chiesa accolto in tanto consesso. Come sempre, decideranno il futuro comune in nostra assenza e contro i principi, gli interessi, la volontà del "popolo bue", che accuseranno di populismo e di non credere abbastanza alle loro verità.

Resta una domanda: che cosa c’entra la predicazione costante ed insitente della Chiesa a proposito di Gesù Cristo e del popolo di Dio con il Club Bilderberg, con i suoi fini e le sue azioni, la sua prassi elitaria, il suo sentimento oligarchico, l’indifferenza per la gente comune, la distanza incommensurabile da qualunque tradizione spirituale e tensione morale?