Alla luce delle ipotesi di reato emerse dall’Ordinanza del GIP del 21 febbraio 2025, che il Comune di Milano ha ricevuto oggi e ha potuto leggere integralmente, l’Amministrazione considera di costituirsi parte civile. A partire dal 2020 il Comune di Milano ha reso obbligatorio per dirigenti e funzionari responsabili dichiarare eventuali condizioni di incompatibilità. E questo vale anche per i membri di Commissione, compresa la Commissione comunale per il Paesaggio, sia alla nomina sia in sede di trattazione di ogni pratica. Dichiarazioni che non risultano essere state rese da chi oggi indagato.Teniamo a ricordare che il Comune di Milano, alla luce delle indagini che recentemente hanno riguardato l’urbanistica, ha già messo in atto diverse misure:

  • con apposita delibera di Giunta, datata febbraio 2024, lo Sportello Unico per l’Edilizia si è adeguato alle interpretazioni del GIP in tema di pianificazione attuativa e ristrutturazione edilizia;
  • a settembre 2024 è stato modificato il Regolamento della Commissione comunale per il Paesaggio, rafforzando ulteriormente il principio di trasparenza che lo guida e prevedendo che almeno 8 componenti su 15, compreso il Presidente, per l’intera durata dell’incarico non svolgano attività di libera professione nel territorio comunale;
  • a novembre sono state introdotte regole molto restrittive sui contatti tra funzionari dello Sportello Unico per l’Edilizia e gli utenti privati;
  • è datato 1° marzo 2025 l’avvicendamento di alcuni dirigenti;
  • inoltre a maggio 2023 il Consiglio comunale ha approvato la delibera di Giunta relativa all’aggiornamento degli oneri di urbanizzazione e a novembre 2024 sono stati aggiornati anche i criteri di monetizzazione dello standard.
  • Nel frattempo sono stati avviati i lavori per un nuovo Piano di Governo del Territorio.

Infine, gli elementi di novità, e purtroppo di maggiore gravità, descritti negli atti di accusa inducono questa Amministrazione a non sostenere più la necessità di proseguire nell’iter di approvazione della proposta di legge cosiddetta ‘Salva Milano’.

Nella nota pubblicata ieri, sopra riportata, il Comune di Milano, sindaco Sala in testa, ha ammesso di non essersi accorto e di non aver ascoltato ciò che veniva detto, da tempo, da una parte della maggioranza e dalla società civile. Nei fatti, è dovuta intervenire la magistratura per far comprendere a Beppe Sala e alla sua giunta ciò che entrambi avrebbero dovuto comprendere fin da subito.

Così lo stop al Salva Milano arriva dopo la notizia degli arresti domiciliari a Giovanni Oggioni, architetto da poco in pensione, ma ancora attivo con contratti gratuiti di supporto e consulenza, oltre che ex direttore dello Sportello unico edilizia del Comune ed ex componente, fino al 2024 della Commissione paesaggio. Dall'ordinanza, firmata dal gip Mattia Fiorentini, si ha un quadro di quello che accadeva a Palazzo Marino, come confermano alcune chat...

«Dobbiamo far cadere questa giunta». È il 13 dicembre del 2023 quando Guido Bardelli, da luglio 2024 assessore comunale alla Casa, invia su whatsapp il messaggio a Giovanni Oggioni. I due commentano gli interventi dell'assessore alla rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi e della direttrice della Rigenerazione Urbana, Simona Collarini, fatti durante una riunione sulla variante del Piano di governo del territorio. Bardelli denuncia l'intervento di Tancredi come «un allineamento ai rilievi mossi dai Pubblici ministeri nell'indagine», si legge nelle carte, e critica il contenuto del suo discorso. «Questi sono pazzi», commenta Bardelli, riferendosi ai magistrati. «È il pgt della Petruzzella», scrive Oggioni, in merito a uno dei pm. «Chi è la Petruzzella? Dobbiamo far cadere questa Giunta», replica Bardelli.

E qui, Oggioni, trova terreno fertile. Dalle chat emerge infatti che l'ex dirigente comunale avrebbe puntato a convincere Bardelli ad allinearsi alle sue posizioni e a prendere iniziative contro il sindaco Beppe Sala e la Giunta, usando l'argomento pretestuoso delle famiglie dei dipendenti del Comune che soffrono e della disumanità dello stesso sindaco Sala. In aggiunta, vi è la netta richiesta da parte di Oggioni di rimuovere dal suo incarico la direttrice Collarini: «Va allontanata».

Ma non bisogna neppure dimenticare che il Salva Milano riguarda non solo quanto accaduto in passato, ma anche quanto accaduto fino ad ora, con gli indagati, Oggioni e Cerri, che avrebbero preso parte alla stesura del testo degli emendamenti della legge da presentare in Parlamento, fatto che tira in ballo i parlamentari della maggioranza Foti (FdI), Morelli (Lega) e Lupi (Noi Moderati), non indagati, ma su cui sarebbero state fatte pressioni per scrivere un testo il più possibile utile agli interessi dei "palazzinari" che stavano operando nel riassetto urbanistico del capoluogo lombardo.

Che cosa hanno scoperto gli inquirenti? Decine di cantieri in cui con una semplice DIA si potevano costruire dei grattacieli! Normale? No. Ma c'era bisogno della magistratura per rendersene conto? Da Palazzo Marino, adesso, fanno finta di cadere dal pero... in primis Sala. Dalla maggioranza di governo... idem, come se coloro che stavano gestendo la proposta di legge, in pratica una toppa peggiore del buco (pezo el tacón del buso), non si stessero rendendo conto di ciò che stavano facendo, cioè sanare evidenti abusi edilizi compiuti in disprezzo delle regole... le stesse che invece che i politici pretendono che vengano rispettate dal cittadino comune, cioè dal pezzente che non ha santi in paradiso e che, stupidamente, crede ancora di vivere in uno Stato in cui valgano e vengano riconosciuti diritti e doveri validi per TUTTI.