«La vicenda della sottosegretaria Boschi è nota, non mi pare che ci siano novità e non ci sono certamente implicazioni per il Governo.» Queste le parole pronunciate dal presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, nella conferenza stampa da lui tenuta a Pechino al termine della sua missione in Cina.
La vicenda della sottosegretaria Boschi fa ritenere che la stessa, quando nel precedente Governo era ministra, si sia occupata - senza averne titolo - di vendere una banca di cui il padre era vicepresidente, incarico non marginale visto che anch'egli si occupava di proporre la sua banca a mediatori che ne favorissero la vendita. Inoltre, in merito a quella vicenda, Maria Elena Boschi si è presentata in Parlamento negando qualsiasi interessamento al riguardo, vendita compresa.
Quindi, politicamente, al di là di qualsiasi implicazione giudiziaria che in questo caso non ha alcun interesse, Maria Elena Boschi potrebbe aver mentito al Parlamento e sarebbe incorsa in un conflitto di interessi evidente.
Le ulteriori dichiarazioni di Ghizzoni che, pur non sbilanciandosi sui fatti, fanno capire che quanto riportato da De Bortoli nel suo libro sia ciò che è accaduto, oltre alla denuncia promessa dalla Boschi e non ancora presentata, non possono non avere implicazioni per il Governo!
Il premier Gentiloni può dire che non ci siano novità sulla vicenda Boschi, nel senso che tutto quello che di negativo al riguardo potevamo sapere adesso lo sappiamo, ma che questo non possa e non debba avere conseguenze sul ruolo di sottosegretaria di una ex ministra che, nel precedente Governo, ha mentito al Parlamento e ha agito senza averne titolo in pieno conflitto d'interessi è a dir poco incredibile.
Che Gentiloni voglia passare per sciocco è suo pieno diritto, ma che voglia far passare per sciocchi gli italiani, tutti, è palesemente offensivo.