Berlusconi era impegnato nel matrimonio della sorella della compagna in quel di Ravello, così sabato ha potuto partecipare ad una "convention" di Forza Italia a Lacco Ameno, ad Ischia. Partecipazione che da molti è stato vista come l'inizio della campagna elettorale di Forza Italia.
Un po' annunciandolo agli intervenuti, un po' facendo dichiarazioni ai giornalisti che lo hanno seguito nei suoi spostamenti nell'isola, le "nuove" idee politiche per l'Italia che Silvio Berlusconi ha in mente sono tassazione unica tra 23 e 25 per cento (fino a 12mila euro le tasse non si pagano), una nuova moneta, mille euro ai pensionati per 13 mensilità, il bollo auto che non si paga più (ma solo per una macchina), ennesima riforma della giustizia... il tutto finanziato dalla formula che meno tasse producono più sviluppo.
Naturalmente tutto questo può esser raggiunto grazie alla maggioranza assoluta del 51% dei voti alle prossime elezioni cui si può arrivare convincendo chi a votare non va più.
E le bacchettate per gli avversari? Non sono mancate. Ma non è il PD di Renzi che bisogna combattere, quanto il pericoloso Movimento 5 Stelle che, in base alle sue fonti, si starebbe accordando con Piercamillo Davigo affinché sia lui a ricoprire la carica di premier nella prossima legislatura. Un vero incubo... una roba più che sufficiente per farlo scappare all'estero.
Naturalmente non sono mancati il piano per il Sud e quello per la difesa dei diritti degli animali, tema caro a Berlusconi da quando possiede un cane.
Il prossimo governo, per l'ex cavaliere, non sarà con il PD. E lo prende in contropiede la leader di FdI Giorgia Meloni che, complimentandosi per la dichiarazione, anticipa una "clausola anti inciucio" che impegni la prossima coalilzione di centrodestra a non sostenere un governo di centrosinistra.
Conclusa la cronaca, alcune brevi considerazioni. La prima sul programma. Sono ormai più di vent'anni che Berlusconi propone la stessa ricetta che, tra l'altro, incolpando questo o quello, non è mai stato in grado di mettere in atto. In compenso, con i suoi governi, il debito del paese è cresciuto in maniera esponenziale, un merito che gli va riconosciuto, anche se non è chiaro come questo possa esser stato d'aiuto all'Italia.
La seconda considerazione riguarda l'età. Più che ottantenne, Berlusconi è, fisicamente, una specie di manichino imbalsamato. Nella sua ossessione di apparire più giovane rispetto alla sua età ha finito per trasformarsi in una caricatura vivente. Ma, a parte l'immagine, che cosa possa fare per l'Italia un vecchio di ottant'anni è sinceramente un mistero. Per cercare di farlo dimenticare agli elettori, si è inventato lo slogan "Per governare l'Italia non si può improvvisare, serve una solida esperienza." È indubbio che l'esperienza a lui non manchi, al di là di stabilirne la solidità.
Infine, l'Italia è l'unico Paese in cui un pregiudicato a cui è inibita la possibilità di candidarsi e di ricoprire un incarico pubblico faccia campagna elettorale e si promuova come guida di una futura coalizione con altri partiti e, possibilmente, in caso di futuri condoni, anche come candidato premier.
Una particolarità tutta italiana cui è difficile credere e quasi impossibile da accettare.