Dopo una settimana di continue pressioni e un abbozzo di Aventino, le opposizioni sono finalmente riuscite a bloccare la fuga dell'esecutivo Meloni dal riferire sul caso Almasri.
A spiegare quanto sia accaduto, mercoledì alle 12:15 nell'aula della Camera, saranno i ministri della Giustizia Carlo Nordio e e dell'Interno Matteo Piantedosi, secondo quanto ha stabilito la conferenza dei capigruppo di Montecitorio.
Le precedenti informative erano saltate dopo che la premier Meloni aveva comunicato in un video di aver ricevuto, insieme ai due ministri sopra citati e al sottosegretario Mantovano, quello che lei aveva descritto come un avviso di garanzia. E a seguito di ciò, per non violare il segreto istruttorio (che in realtà da tempo si chiama segreto investigativo), la maggioranza aveva deciso di non riferire in Parlamento... per rispetto delle indagini in corso!
Ma se, a dire del governo, nella vicenda della liberazione di Almasri non vi è nulla da nascondere, perché allora evitare di riferire in Parlamento?
E ancor di più, perché sul dibattito di domani negare la diretta televisiva della Rai? Per consentirla, è necessaria l'unanimità dei gruppi parlamentari ma, a quanto pare, i due partiti di maggioranza, Forza Italia e Lega, si sono detti contrari.
Inoltre, perché la "dinamica" e "attivissima" premier Meloni, invece, domani non sarà in Aula a mettere la faccia sulle dichiarazioni dei suoi due ministri?
Oggi, la premier ha trovato il tempo di scrivere questo post sul suo account social:
"L'inchiesta della DDA di Salerno, che ha portato a 36 indagati e svelato oltre 2mila richieste false di permessi di soggiorno, conferma ancora una volta quanto denunciato dal Governo: per anni, la gestione dei flussi migratori è stata terreno fertile per criminali senza scrupoli.Un sistema che speculava sull'immigrazione, sfruttando cittadini stranieri disposti a pagare pur di ottenere un permesso di soggiorno e alimentando un giro d'affari illecito da milioni di euro.Non a caso, abbiamo deciso di rafforzare i controlli per impedire che le quote di ingresso regolare finiscano nelle mani di chi sfrutta l'immigrazione per fare affari. E non a caso, ho presentato un esposto all'Antimafia per fare luce sulle troppe anomalie di questo sistema.L'immigrazione non può essere lasciata in balìa della criminalità. Continueremo a lavorare per ristabilire regole serie e legalità".
Il post si spiega con il fatto che ad esser invischiato nella vicenda è un esponente di primissimo piano del Pd campano. Il post, ha comunque molti aspetti che vanno ben oltre il surreale, come fa notare il presidente del M5s, Giuseppe Conte:
"Non posso crederci: Meloni, davvero hai fatto un post per denunciare che l'immigrazione non può essere lasciata in balia della criminalità? Cioè tu scappi dal Parlamento per non spiegare agli italiani perché hai rimpatriato con volo di Stato un boia, con accuse di stupri di bambini, al centro dei traffici di migranti e oggi te ne esci con un post così? Ma davvero ti sei convinta che noi italiani siamo tutti idioti ad eccezione di te, tua sorella e dei tuoi stretti sodali? Per farti tornare alla realtà ti allego due immagini: in una il criminale Almasri che scende dal volo di Stato, nell'altra una notizia di qualche mese fa dai comuni d'Italia..."