Dal primo colloquio tra Russia e Ucraina che si è tenuto a Gomel, al confine tra Bielorussia e Ucraina, non si è avuto nessun risultato concreto, anche in relazione ad un cessate il fuoco, ma, secondo quanto riportato dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, la delegazione ucraina ha ricevuto alcuni "segnali". In pratica, le due delegazioni hanno messo sul tavolo i punti su cui nessuna delle parti è disposta a cedere. Adesso, entrambe, dovranno decidere se e come sarà possibile trovare dei punti d'incontro.

Intanto, si continua a combattere, e sempre più duramente.

La scorsa domenica, missili Grad hanno distrutto una base militare nella cittadina di Okhtyrka, nel nord-est del Paese ad un centinaio di chilometri ad ovest di Kharkiv.

Nel sud, Kherson, capoluogo dell'omonimo oblast poco più a nord della Crimea, è circondato dall'esercito russo, così come Kharkiv, seconda città più popolosa dell'Ucraina, dove i combattimenti continuano ad infuriare. Questo il video di un'esplosione avvenuta questa mattina nel centro della città, diffuso dal ministro degli Esteri Kuleba.

Anche a Kiev si susseguono le esplosioni, mentre da lunedì sta avanzando sulla capitale un enorme convoglio di mezzi corazzati russi lungo decine di chilometri.

Secondo fonti militari Usa, le forze russe all'interno dell'Ucraina avrebbero raggiunto il 75% di quelle fatte affluire nel Paese.

Nell'ultimo bollettino diramato da funzionari militari ucraini sarebbero adesso 5.710 i soldati russi rimasti uccisi nei primi cinque giorni di combattimento. In un videomessaggio pubblicato su Facebook, un portavoce dello stato maggiore del Paese ha aggiunto che oltre 200 soldati russi sono stati fatti prigionieri dalle forze ucraine, mentre dei mezzi militari russi sono stati distrutti 198 carri armati, 29 aerei, 846 veicoli corazzati e 29 elicotteri.

Questa mattina, il presidente ucraino Lukashenko ha dichiarato, come già aveva fatto quello kazako alcuni giorni fa, che non invierà truppe in Ucraina, smentendo ciò che era trapelato nelle ore precedenti.

Si allarga il numero di Paesi che hanno inviato e stanno inviando aiuti militari all'Ucraina che dovrebbero essere convogliati in un hub in territorio polacco. Tra gli aiuti, da Elon Musk sono stati consegnati all'Ucraina anche dei terminali di collegamento per consentire l'accesso ad Internet tramite la sua rete satellitare Starlink.

In Russia, le sanzioni stanno mettendo in crisi il sistema finanziario del Paese. Le persone si recano ai bancomat per ritirare contanti, mentre le aziende che possiedono  valuta estera dovranno convertirla in rubli almeno per l'80%. Mastercard ha bloccato le transazioni con l'estero.


Aggiornamento alle ore 19:00

Nel pomeriggio, il ministero della Difesa russo ha avvertito i residenti di Kiev che si stava preparando a colpire obiettivi nella capitale e di allontanarsi da antenne e ripetitori. Poco tempo dopo un'esplosione ha colpito la torre della televisione, alta 380 metri. Alcuni canali risultano interrotti, ma la torre è ancora in piedi. Le autorità ucraine hanno poi fatto sapere che cinque persone sono rimaste uccise a seguito dell'attacco, altre cinque sono rimaste ferite.

A Kharkiv, l'attacco russo nella centralissima piazza della Libertà ha colpito il teatro dell'opera, la sala da concerto e la sede del governo locale, causando la morte di almeno 10 civili ed il ferimento di altri 20.

E continuano ad aumentare le segnalazioni di attacchi ai civili, specie nel sud del Paese, dove si combatte aspramente, strada per strada, come a Kherson. Sempre nel sud, la città portuale di Mariupol, priva di corrente è sottoposta ad un bombardando senza sosta nel tentativo da parte dei russi di prendere la città e creare un ponte via terra tra le regioni separatiste e la Crimea.

Gli analisti che hanno verificato le immagini riprese via satellite da Maxar hanno stabilito che il "famoso" convoglio che si sta dirigendo a Kiev non è costituito da una lunga e ininterrotta teoria di mezzi corazzati. Ci sono, è vero, carri armati e mezzi da combattimento a supporto della fanteria, ma molti dei veicoli sono da catalogare come logistici, e in più punti la colonna parrebbe ostacolata da veicoli in panne.

Sempre le immagini via satellite hanno indicato un battaglione di paracadutisti russo nell'area dell'aeroporto di Hostomel, il più importante aeroporto internazionale per voli cargo presente in Ucraina, a nord ovest di Kiev.

Sul fronte diplomatico, il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, intervenuto in remoto alla Conferenza sul Disarmo dell'Onu, stavolta ha accusato il regime di Kiev di volere atomica, aggiungendo che la Russia non può non rispondere a tale "reale" pericolo. Inoltre, Lavrov ha accusato l'Europa di essere intervenuta direttamente nel conflitto, accettando di fornire armi all'Ucraina, ed ha definito inaccettabile la presenza di armi nucleari statunitensi sul territorio di alcuni Paesi europei, perché sarebbe in contrasto ai principi fondamentali del Trattato di non proliferazione.

Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha invece accusato Vladimir Putin di "aver mandato in frantumi la pace in Europa".

Dopo l'appello di stamani di Zelensky, il Parlamento europeo ha votato sì all'avvio della procedura per l'annessione dell'Ucraina nell'Ue. Nella stessa risoluzione i parlamentari di Bruxelles hanno chiesto a Commissione Ue e Consiglio europeo un ulteriore inasprimento delle sanzioni contro la Russia, specificando di interrompere anche le importazioni di gas e petrolio.

La Tass, riferisce l'Ansa, ha annunciato per domani un secondo colloquio alla frontiera tra Bielorussia e Ucraina sulle rive del Pripyat. A quanto riferisce la Reuters, facendo riferimento ad una intervista con Zelensky, il presidente ucraino ha per dichiarato che la Russia deve smettere di bombardare le città ucraine prima che possano iniziare colloqui significativi su un cessate il fuoco: "È necessario almeno smettere di colpire i civili, fermare i bombardamenti e poi sedersi al tavolo dei negoziati".

 Ad oggi, l'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati afferma che finora sono oltre 660.000 le persone che hanno lasciato l'Ucraina. Il loro numero potrebbe arrivare fino a raggiungere i 5 milioni.