Tragico fine settimana in Spagna per due delle tradizioni fra le più radicate nel paese: la corrida e l'encierro, o corsa dei tori. Il bilancio è pesante e parla di due morti e vari feriti, fra cui alcuni anche gravemente.
L'episodio più scioccante, ripreso anche in diretta televisiva, è stata la morte di Victor Barrio, un torero professionista di 29 anni, ucciso durante una corrida tenutasi in occasione della Feria del Angel, nella città di Teruel in Aragona.
Barrio è stato gettato a terra dal toro, che lo ha ferito ad una coscia, durante una figura chiamata "muletazo". A questo punto, l'animale, del peso di 529 chilogrammi, di fronte agli spettatori in preda all'orrore, si è gettato sul torero e lo ha incornato sotto l'ascella destra. Il corno è penetrato nel torace, arrivando al cuore. Barrio è stato portato nell'infermeria privo di sensi e dopo pochi minuti è stata data la notizia del suo decesso.
La morte durante una corrida non è un fatto molto frequente. L'ultimo torero spagnolo ad essere stato ucciso fu José Cubero Sánchez, conosciuto come "El Yiyo", nel 1985. Due anni più tardi fu la volta di un torero colombiano, José Humberto Eslava Cáceres, detto "Pepe", cui il toro con una cornata perforò un polmone. Dal 1700 ad oggi, in Spagna sono 533 i toreri morti durante una corrida.
Se la morte è un evento piuttosto raro durante una corrida, un discorso ben diverso riguarda i feriti. Solo nel 2013, furono 31 i toreri incornati, che riportarono lesioni di varia gravità, oltre a 16 fra banderilleros e picadores.
La corrida in Spagna è una tradizione secolare, che solo recentemente è stata messa seriamente in discussione. In alcune città è stata vietata completamente per disposizione delle amministrazioni locali. In altri casi, si è preferito assumere un atteggiamento più morbido, limitandosi a tagliare qualsiasi finanziamento pubblico.
Ma la giornata di ieri ha registrato anche la morte di un uomo di 28 anni a Pedreguer, vicino a Valenza, durante una corsa di tori attraverso le strette strade della piccola località. Il corno del toro gli ha perforato un polmone e il cuore, mentre l'uomo stava cercando di portare aiuto ad un altro partecipante alla corsa.
Feriti ci sono stati anche nell'encierro più famoso, quello di Pamplona. A subire le ferite più gravi sono stati un giapponese di 33 anni, colpito al torace, ed uno spagnolo di 24, ferito ad un braccio. Altre 12 persone hanno riportato lesioni leggere.
Descritta da Ernest Hemingway nel suo primo romanzo "Fiesta", la corsa dei tori di Pamplona, che si tiene durante le celebrazioni per la festa di San Firmino, inizia alle otto del mattino, quando vengono rilasciati i tori nelle strade della città vecchia. Centinaia di persone corrono davanti e a fianco degli animali per oltre ottocento metri, in un'atmosfera di grande eccitazione. Il tutto dura non più di cinque minuti. La corsa viene ripetuta quotidianamente per otto giorni, la durata delle celebrazioni del santo.