Ogni volta che un grande artista ritorna nei suoi luoghi di origine scatta qualcosa di inatteso, di imprevedibile e di molto importante. Qualcosa dove il riconoscersi diventa contenuto e i contenuti diventano a loro volta storia. Scatta quindi un'emozione intensa e profonda. 

Il ritorno è sempre un racconto a ritroso verso le radici, verso la connotazione di un qualcosa di ancestrale che ci appartiene dentro. Ben novanta opere di Renzo Bergamo tornano, dal prossimo 12 marzo a Portogruaro, la sua città natale, la sua terra d'origine. Ritornano nello splendido Palazzo Vescovile della caratteristica città fluviale del Veneto, con un allestimento immersivo tra quadri, disegni e video. 

Renzo Bergamo ritorna anche per incontrare l'altro grande personaggio portogruarese, il futurista Luigi Russolo.

La curatrice Roberta Semeraro scrive così: Renzo Bergamo fin dalla fanciullezza venne considerato un enfant prodige per le sue innate capacità nel disegno ma fu soprattutto il genio, inteso come intuito e naturale predisposizione verso la creazione, ad accomunare Russolo a Bergamo due concittadini di Portogruaro.

Con il suo percorso esperenziale  tra Arte e Scienza la mostra intende promuovere l'immenso lavoro di Bergamo e consolidare quello importantissimo di Russolo. Voluta fortemente dal Comune di Portogruaro, promossa e organizzata dal Distretto Turistico Venezia Orientale in collaborazione con l'associazione Renzo Bergamo per la l'Arte  e per la Scienza e l'Associazione Culturale RO.SA.M. e infine patrocinata dalla Regione Veneto aprirà le sue porte il 12 marzo prossimo.