Ispezioni in alcune scuole per verificare se effettivamente sono [sic, al ministero dell'istruzione e del merito non conoscono l'esistenza del congiuntivo, ndr] stati tenuti atteggiamenti antisemiti e di esaltazione dell'azione di Hamas. Se appurati, saranno denunciati alla Procura della Repubblica. A stabilirlo è stato il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, che questa mattina ha portato la solidarietà del Ministero e del Governo italiano alla Scuola della Comunità Ebraica di via Sally Mayer a Milano."In queste ore drammatiche – ha dichiarato il Ministro – voglio esprimere vicinanza al popolo ebraico, vittima di un attacco brutale che richiama i metodi nazisti. Partendo dalla scuola è necessario elaborare una strategia complessiva per debellare ogni residuo di antisemitismo e promuovere la cultura del rispetto. Questo odio feroce, disumano, richiama le esperienze dei peggiori totalitarismi che hanno insanguinato e continuano a insanguinare il mondo intero. Non basta coltivare la memoria: occorre esaltare la centralità e la bellezza dell’essere umano, la cui esistenza è sacra e inviolabile. Saranno quindi effettuate ispezioni in quegli istituti scolastici dove sarebbero emersi atteggiamenti di odio antisemita e di esaltazione della infame azione di Hamas. Vogliamo verificare se qualcuno ha realmente manifestato atteggiamenti di odio, di antisemitismo o di incitamento alla guerra contro Israele. Se questi fatti venissero appurati, i responsabili saranno denunciati alla Procura della Repubblica. Chi ha gioito per azioni che hanno portato a sgozzare bambini e ragazzi, donne e uomini innocenti, solo perché ebrei, deve essere perseguito dalle leggi penali".

Questo è quanto il ministro leghista Giuseppe Valditara ha voluto sottolineare nel suo profilo social in relazione al suo intervento alla scuola della comunità ebraica:

La denuncia di cui Valditara parla è per odio razziale. È piuttosto singolare che un leghista voglia denunciare degli studenti per non aver esaltato l'apartheid israeliano, mentre il suo segretario di partito (e probabilmente anche lui) ha dichiarato più volte che l'odio razziale certificato nello scarto editoriale prodotto dal generale Vannacci debba esser tutelato dalla libertà di parola sancita dalla Costituzione!

Due pesi e due misure... proprio come per la vicenda che riguarda palestinesi e israeliani. E di questa, visto quanto accade in Palestina, allora parliamo.

L'intervento del ministro, riportato nel video, è sintomatico perché riassume alla perfezione come viene percepita la questione palestinese. Lo dimostra l'assurda propaganda cui siamo costretti ad assistere in questi giorni, che potremmo riassumere in questi termini:

gli "ebrei" israeliani hanno ragione sempre e comunque per qualsiasi loro scelta e/o decisione. Perché? Perché, come dimostrano le parole nel video di Valditara, chiunque li critichi è, automaticamente, un "antisemita" (termine che dimostra l'ennesima arroganza degli ebrei) che negherebbe o nel migliore dei casi non terrebbe conto della shoah e delle persecuzioni razziali che hanno preceduto la seconda guerra mondiale.

La sottolineatura "ebrei" è stata indicata per due motivi: il primo riguarda il fatto che in Israele vi sono anche cittadini arabi, il secondo riguarda il fatto che la legge stato nazione di qualche anno fa, licenziata durante uno degli ormai innumerevoli governi Netanyahu, sancisce che in Israele godono di pieni diritti solo coloro che sono ebrei, gli altri, di contro, finiscono per essere cittadini di serie b.

I democraticissimi Stati delle (presunte) democrazie occidentali catalogano una simile legge nella categoria apartheid, ma se sono gli ebrei israeliani a licenziarla allora fanno finta di non accorgersi della sua esistenza, allo stesso modo in cui non si sono accorti di ben tre rapporti che denunciano la segregazione messa in atto da decenni da Israele nei confronti del popolo palestinese.

Una segregazione, alla base del quale vi è un odio viscerale e profondo che non solo nega i diritti dei palestinesi, ma mira anche a negare la loro esistenza, come dimostra quanto dichiarato qualche tempo fa da uno dei ministri dell'attuale governo israeliano, Bezalel Smotrich.

Naturalmente, i democraticissimi rappresentanti  degli Stati delle (presunte) democrazie occidentali, quando gli Smotrich di turno vengono smascherati, allora prendono mouse e tastiera e scrivono addirittura note di protesta, raccomandando... moderazione! Delle reazioni, come si può immaginare, durissime che hanno come conseguenza quella che gli Smotrich di turno continueranno tranquillamente a dire e fare ciò che facevano prima: continuare la politica di apartheid!

E nessuno sembra accorgersi di quello che accade da decenni in Palestina. 

Al Jazeera lo riassume in questa pagina:

What’s the Israel-Palestine conflict about? A simple guide
It’s killed tens of thousands of people and displaced millions. And its future lies in its past. We break it down

Tutti conoscono l'attentato palestinese durante le olimpiadi di Monaco, ma quasi tutti ignorano la strage compiuta dagli ebrei israeliani a Deir Yassin, nel 1948, la prima di una lunga serie! Chi furono a compierla? Due movimenti dichiaratamente terroristici, Irgun e Lehi, tra le cui fila hanno militato alcuni di coloro che negli anni seguenti diventeranno premier dello Stato ebraico (Shamir, Begin). Le atrocità di Deir Yassin furono documentate, ma sono secretate e non possono essere consultate dagli storici, perché danneggerebbero l'immagine di Israele. 

Facendosi scudo della shoah, dal 1948, gli ebrei israeliani tengono sotto il loro giogo un intero popolo, quello palestinese, con il supporto e l'approvazione dei democraticissimi Stati occidentali che, al tempo stesso, pretendono di essere i custodi dei diritti umani!

Alcuni di questi Stati sono gli stessi che pretendono di definire terroriste le ong come B'Tselem perché promuovono il boicottaggio, il disinvestimento e le sanzioni per combattere l'apartheid israeliano. 

Così  B'Tselem ha condannato l'attacco indiscriminato di Hamas sui civili israeliani:

Abandoning the basic moral principle that all human beings were created equal (“b’tselem elohim”) is a loss of humanity

I democraticissimi Stati occidentali, invece, oltre a condannare gli attacchi di Hamas ai civili israeliani, stanno fornendo tutto il supporto possibile alla vendetta messa in atto da Israele che, con la scusa di colpire Hamas, ha iniziato a massacrare indiscriminatamente i civili palestinesi "prigionieri" nella Striscia di Gaza, dopo aver messo in atto nei loro confronti un assedio, privandoli di elettricità, carburante, cibo, acqua, comunicazioni...

Così, il segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres:

"While I recognize Israel’s legitimate security concerns, I also remind Israel that military operations must be conducted in strict accordance with international humanitarian law."The Secretary-General stressed that civilians must be respected and protected at all times, and that civilian infrastructure must never be a target.He pointed to reports that  Israeli missiles had struck health facilities inside Gaza as well as multi-storied residential towers and a mosque.  Two schools run by UNRWA, the UN agency that assists Palestinian refugees, that were sheltering displaced families in Gaza were also hit.Overall, some 137,000 people are currently sheltering in UNRWA facilities, he continued, adding that numbers are increasing.  

Ma Hamas è l'organizzazione dei cattivi e bisogna pur sconfiggerli i cattivi!

Ma nessuno dei commentatori tv e dei politici dei democraticissimi Stati occidentali, però, non sembra farsi illuminare da una considerazione che appare evidente, tanto quanto è allo stesso tempo banale. Hamas può esistere solo se è in grado di reclutare persone che possono far parte della sua milizia, altrimenti Hamas sarebbe solo una scatola vuota. E come evitare che Hamas possa reclutare nuovi soldati? Iniziando a riconoscere ai palestinesi i diritti che finora non sono stati loro riconosciuti.

Adesso le persone che ascoltano la propaganda tv nei confronti di Israele si indignano e si scandalizzano per le uccisioni indiscriminate dei civili, guidate come pecore inconsapevoli da politici e commentatori che sui media fanno a gara per dimostrare quanto sia grande il loro supporto a Israele e agli ebrei ancora una volta sotto attacco.

Ma allora perché le stesse persone non si sono indignate e non si indignano alla stessa maniera, con la stessa veemenza, con la stessa intensità quando i coloni israeliani, i poliziotti israeliani, i militari israeliani hanno massacrato e continuano a massacrare i civili palestinesi? 

Perché ai palestinesi deve essere negato il diritto di esistere? Perché deve essere negato il diritto di ribellarsi? Perché deve essere negato il diritto di affermare il diritto ad una vita normale che viene negata loro dal 1948?

Quando coloro che inneggiano all'apartheid di Israele inizieranno a rispondere in maniera logica e sensata a questi semplici perché, solo allora le violenze potranno fermarsi e solo allora si potrà discutere di pace e accordi.