Nelle ultime 24 ore almeno 65 palestinesi sono stati uccisi e più di 315 sono rimasti feriti nella Striscia di Gaza, nel quadro del genocidio israeliano che continua a devastare la regione. A riferirlo sono fonti mediche locali, che tracciano un bilancio sempre più drammatico delle vittime.

Secondo le autorità sanitarie di Gaza, dal riaccendersi dell'offensiva israeliana nel mese di ottobre 2023, il numero totale di morti ha raggiunto quota 55.362, mentre i feriti sono saliti a 128.741. La maggior parte delle vittime, ancora una volta, sono donne e bambini, a conferma del carattere indiscriminato dei bombardamenti.

Da quando Israele ha ripreso la sua offensiva su larga scala il 18 marzo — dopo una breve tregua durata due mesi — il bilancio delle vittime si è ulteriormente aggravato: 5.071 morti e 16.700 feriti solo in questo nuovo ciclo di attacchi.

Il disastro umanitario è aggravato dall'impossibilità per i soccorritori di raggiungere molti dei feriti e recuperare i corpi dalle macerie o dalle strade dell'enclave ormai in rovina. Le forze israeliane, infatti, continuano a colpire ambulanze, squadre di soccorso e operatori della protezione civile, rendendo praticamente impossibile l'assistenza alle vittime intrappolate sotto i detriti.

L'offensiva prosegue nonostante gli appelli ripetuti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per un cessate il fuoco immediato e le ordinanze della Corte Internazionale di Giustizia, che ha richiesto a Israele misure urgenti per fermare il genocidio e alleviare la catastrofe umanitaria in corso a Gaza.

Israele, però, ignora deliberatamente ogni richiamo della comunità internazionale, proseguendo senza sosta nella sua campagna di distruzione. La popolazione civile, già allo stremo, continua a pagare il prezzo più alto.

Mentre la fame e la malnutrizione tra i bambini di Gaza aumentano vertiginosamente, l'UNICEF e i suoi partner stanno distribuendo le poche scorte alimentari ancora a loro disposizione.

"Gli aiuti salvavita su larga scala devono poter entrare a Gaza, ORA", ha dichiarato l'organizzazione della Nazioni Unite anche questa domenica.

Ma invece di cibo il genocidario Stato ebraico continua a consegnare bombe.

Così, otto civili sono stati uccisi e molti altri sono rimasti feriti nel pomeriggio dopo che gli aerei da guerra israeliani hanno bombardato un'abitazione a sud del campo profughi di Al-Nuseirat, nella Striscia di Gaza centrale.



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