Il governo Renzi pensa ad un decreto per abrogare il reato di clandestinità. Già condannato dall'Unione Europea per essere una norma che punisce non un reato, ma uno status, il reato di clandestinità fu aggiunto alla legge Bossi Fini grazie all'allora ministro dell'Interno Maroni e quello della Giustizia Alfano, durante l'ultimo governo Berlusconi. E proprio l'NCD, il partito di Alfano, non pare convinto di abrogare tale norma e questo sembra essere il motivo dello slittamento al 15 gennaio di una decisione che avrebbe già dovuto essere presa nel consiglio dei ministri di oggi. A favore dell'abrogazione il ministro della Giustizia Orlando, la commissione Giustizia della Camera ed il procuratore antimafia e antiterrorismo Roberti. Se il decreto passerà, la cosiddetta clandestinità non sarà più reato, mentre rimarrà inalterata l'espulsione come sanzione amministrativa. Resta l'interrogativo degli equilibri nella maggioranza con l'NCD in fibrillazione per il ddl Cirinnà sulle unioni civili, anche omosessuali, osteggiato anch'esso dal partito di Alfano.