Il recente Decreto sicurezza non è solo un provvedimento finalizzato a introdurre misure di controllo, ma una vera e propria arma ideologica per sopprimere la libertà individuale... e imprenditoriale, come dimostra la messa al bando della cannabis light, distruggendo così un settore in rapida crescita, capace di dare lavoro e speranze a migliaia di giovani imprenditori, soprattutto nel Sud Italia.

La decisione di bandire la cannabis light è una delle tante assurdità ideologiche del provvedimento. A differenza di altri paesi che hanno compiuto passi avanti verso la liberalizzazione dei derivati della canapa – un percorso che ha portato a una significativa riduzione della criminalità e dello spaccio – in Italia si sta imponendo una scelta ideologica, priva di prove scientifiche, in base alla quale si è deciso di etichettare la cannabis light come sostanza dopante.

Il comparto della cannabis light in Italia conta circa 800 aziende dedite alla coltivazione e 1.500 imprese specializzate nella trasformazione del prodotto, per un totale di circa 2.300 realtà. Queste aziende non solo costituivano una nuova frontiera dell’imprenditoria, ma garantivano anche un fatturato annuo stimato tra 150 e 500 milioni di euro e offrivano lavoro a oltre 11mila persone. La decisione di interrompere questa fiorente attività imprenditoriale non mette in conto il valore economico e sociale del settore, cancellando così opportunità occupazionali e incentivando il regresso economico in un momento in cui il paese avrebbe potuto puntare su innovazione, sostenibilità e modernità.

"Mentre tutto il mondo va verso la liberalizzazione dei derivati della canapa e assesta un durissimo colpo alla criminalità e allo spaccio - sostiene la deputata Elisabetta Piccolotti -, in Italia, in nome di una cieca ideologia, si distruggono imprese legali, si cancellano opportunità occupazionali.

Giorgia Meloni ha fatto un altro danno al paese creando migliaia di disoccupati di cui nessuno sta parlando. Continueremo a batterci per la tutela di questo settore e per il futuro di migliaia di famiglie italiane".