In Lapponia, al termine del vertice nord-sud, la premier Meloni ha detto che lunedì si occuperà dei centri di detenzione per i migranti in Albania:
"Ho convocato per domani una riunione sul tema dell'Albania per capire come procedere. Mi pare che la Cassazione abbia sostanzialmente dato ragione al governo italiano sul fatto che è diritto dei governi stabilire quale sia la lista dei Paesi sicuri, mentre i giudici possono entrare nel singolo caso rispetto al paese sicuro ma non disapplicare in toto".
A Meloni, però, pare male.
La Cassazione, infatti, è stata chiarissima nel dire che sta ai giudici il dovere/potere di verificare se un Paese sia o meno sicuro. Questo è ciò che ha sentenziato la Cassazione:
"... Il giudice ordinario, quindi, non può sostituirsi al Ministro degli affari esteri. Non può neppure annullare con effetti erga omnes il decreto ministeriale. Può tuttavia, nell'ambiente normativo anteriore al decreto-legge 23 ottobre 2024, n. 158, e alla legge 9 dicembre 2024, n. 187, in sede di esame completo ed ex nunc, valutare la sussistenza dei presupposti di legittimità di tale designazione, ed eventualmente disapplicare in via incidentale, in parte qua, il decreto ministeriale recante la lista dei paesi sicuri (secondo la disciplina ratione temporis), allorché la designazione operata dall'autorità governativa contrasti in modo manifesto, tenuto conto delle fonti istituzionali qualificate di cui all'art. 37 della direttiva 2013/32/UE, con i criteri di qualificazione stabiliti dalla normativa europea o nazionale.Inoltre, a garanzia dell'effettività del ricorso e della tutela, il giudice conserva l'istituzionale potere cognitorio, ispirato al principio di cooperazione istruttoria, là dove il richiedente abbia adeguatamente dedotto l'insicurezza nelle circostanze specifiche in cui egli si trova. In quest'ultimo caso, pertanto, la valutazione governativa circa la natura sicura del paese di origine non è decisiva, sicché non si pone un problema di disapplicazione del decreto ministeriale".
In pratica, la Cassazione ha "fotografato" ciò che è accaduto nelle settimane passate, confermando la bontà delle decisioni prese dai giudici del tribunale di Roma... in base alla normativa vigente.
Che cosa abbia intenzione di fare la premier lo scopriremo lunedì. Che cosa abbia fatto oggi lo sappiamo già: mentire... dando per scontato che sia in grado di capire ciò che legga.
Una menzogna spudorata, la sua, che da una parte rivela la propria arroganza, dall'altra la sicurezza di potersi permettere di dire ciò che le conviene, senza paura e senza vergogna... evidentemente ritiene o che gli italiani siano degli idioti oppure che lo siano quelli che finora le hanno garantito il loro consenso.