di Vincenzo Petrosino - Oncologo Chirurgo (SALERNO) - La scienza lo sta raccontando da anni, allarme inascoltato a diversi livelli, solo chiacchiere e niente di fatto. La nostra terra non è più in grado di riparare i danni creati dall'uomo, le sue "idiozie".
Questo è evidente nei cambiamenti climatici, è evidente nelle varie patologie che chi fa scienza ha inutilmente pubblicato. Indubbiamente abbiamo ricevuto applausi e congratulazioni, articoli sui giornali e altro, ma a livello di governi o di politica locale il nulla.
Si continua senza sosta a creare opere impattanti sull'ambiente e a non fare nulla per ridurre emissioni colpose e dolose.
L'abbiamo detto e ridetto, credo che molti scienziati oramai si siano stufati, esiste un limite alla decenza in tutto. Non può accadere in un mondo civile che un politico incompetente in materia disconosca o derida la scienza. Quale mondo di imbecilli abbiamo creato?
Gli eventi meteorologici, climatici e idrici estremi hanno causato quasi 12.000 disastri dal 1970 al 2021 nel mondo, con oltre due milioni di vittime di cui il 90% nei paesi in via sviluppo e perdite economiche di circa 4.300 miliardi di dollari.
Lo rende noto l'Organizzazione mondiale della meteorologia (Wmo), che fa capo all'Onu, precisando che i danni economici sono aumentati vertiginosamente, ma il miglioramento degli allarmi precoci e la gestione coordinata dei disastri hanno ridotto il tasso della perdita di vite umane nell'ultimo mezzo secolo.
Obiettivo dell'Onu è garantire l'allarme precoce per tutti entro fine 2027.
Anche l'Onu vuole fare la sua parte ma in realtà al momento vedo solo ombre e pochissimi fatti .
Stiamo cambiando le generazioni future e anzi il destino della nostra terra.
Ricordiamoci sempre e ricordiamolo a tutti che il " progresso non può avere un prezzo " . Oggi bisogna cambiare modo di vedere il progresso e l'economia , il nostro pianeta è come un bicchiere d'acqua colmo... non ha più tempo.
Mi chiedo: "Ma la gente deve ascoltare la scienza e chi la produce o il ragioniere politico del suo Paese?" Credo che sia chiaro il senso della frase.
La politica deve, ripeto "deve", ascoltare la scienza e servirsi di essa e di chi la fa per migliorare il mondo ed evitare errori.... questo a diversi livelli non sembra accadere. Aggiungo che la scienza spesso è vista come "nemica" di un ventilato e spesso errato progresso .
Si piange dopo e a danni creati...
Inoltre ricordiamo ciò che abbiamo scritto su Cancer & Science in U.S.A :
... la terra e l'ambiente in cui viviamo sono come una proprietà in multiproprietà, quindi abbiamo un obbligo morale di lasciarla pulita – dopo averla “utilizzata” – per le generazioni future. V. Petrosino et Al.
Per approfondire dello stesso autore:
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