Di Vincenzo Petrosino - Oncologo Chirurgo - SALERNO -

Purtroppo solo oggi i mezzi di informazione generalisti diffondono tra la gente il grave problema dei danni, quasi irrimediabili, che l’uomo o meglio una gran parte di essi, ha creato alla Terra.

Siamo, come ho più spesso raccontato negli anni passati, "con il bicchiere colmo". Non abbiamo più tempo, inutile essere negazionisti.

La realtà degli scienziati, quello che raccontiamo da anni, è sotto gli occhi di tutti.

Purtroppo stiamo cambiando le generazioni future con inquinanti e smaltimenti  dolosi e colposi e stiamo, con tanti comportamenti errati , desertificando molti territori, causando un cambiamento nel clima terrestre.

Abbiamo cementificato troppo, abbiamo rubato e continuiamo a rubare alla natura e al regno animale spazi che probabilmente sono anche all’origine della epidemia da Covid-19.

Non ci siamo resi conto che bisognava ascoltare la scienza e gli scienziati, la politica doveva ascoltare e anteporre il buon senso  ad  alcune scelte scellerate... solo per il benessere dell’umanità. Invece... con qualche "imbecille" che addirittura sorrideva agli allarmi lanciati anche da premi Nobel. Siamo davvero caduti in basso!

Oggi, non è cambiato molto. Si ascoltano ancora chiacchiere, si parla di riduzione di emissioni, ma si continua a pensare al trasporto aereo e a costruire nuovi aeroporti come a Salerno e Firenze.

I trasporti vanno razionalizzati e sostituiti con altro.  Le emissioni vanno ridotte a tutti i livelli, non deve esistere chi e cosa inquina di più o di meno. Si continuano a perorare stupide riduzioni di suoli, si crede ancora che l'economia sia quella degli ultimi 100 anni.

Nessuno comprende che chi saprà rivedere l'economia, chi sarà capace di disegnare una nuova strada, sarà il nuovo "ricco".

Bisogna ridurre tutte le possibili fonti anche sacrificando qualcosa all’economia  attuale e  alla globalizzazione.

Siamo un mondo di fragili che è capace di inviare una sonda su Marte, ma non ha saputo contrastare un piccolissimo rna Virus. Molte cose, caro genere umano, vanno riviste  e riprogrammate.

Purtroppo noi abitiamo la nostra Terra ed essa "come abbiamo scritto qualche anno fa" è come una multiproprietà e  va lasciata pulita per le future generazioni.

Tutti noi che facciamo scienza spesso  siamo additati come allarmisti.

La cosa grave è che spesso si trova anche chi dice che questo è "un grande incompetente in materia". Essere un politico non significa assolutamente sapere tutto né tanto meno essere uno scienziato.

La politica "deve" ascoltare la scienza e non guidare le masse verso il baratro grazie alla possibilità di agire sul popolo spesso impreparato e credulone.

Troppe chiacchiere servono a ben poco.

Oggi la Terra non è più in grado di guarire da sola, noi viviamo in  una terra che è la nostra culla, interagiamo con essa , con la sua atmosfera.

Oggi il suolo, l’aria gli animali , gli uomini e tante altre cose sono pervase da sostanze, spesso prodotte dall’uomo, che non esistevano in natura e stanno provocando serie  malattie, malformazioni e anche, ovviamente,  cambiamenti climatici. E' tutto connesso, tutto ha una sua logica di Scienza.

E' venuto il momento di fare un passo indietro, lo sto dicendo da anni.

Bisogna riprogrammare l’economia che non può assolutamente essere quella di prima.

Devono essere risolti problemi di Basilicata, Ilva , Tdf, Sarroch, Solvay, Brescia, Augusta... dobbiamo smettere di pensare agli aeroporti, al turismo low cost, a voli inutili  e all’aeroporto sotto casa, alle auto che inquinano .

Inutile fare la lotta al sacchetto della spazzatura quando dimentichiamo o anzi consentiamo ben altri scempi.

Pontecagnano ad esempio è insieme a Taranto, a Tdf, al Sulcis e a Gela una delle piaghe di questa situazione di allarme mondiale,  un esempio di stupidità mondiale.

Se non iniziano a rinsavire gli stolti , non lasceremo ai posteri una terra da vivere... altro che allarmismo !

Indeed, the earth and the environment in which we live is like a timeshare property, so we have a moral obligation to leave it clean – after “using” it – for the future generations.
Vincenzo Petrosino et al.  - da cancer Science USA


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