L’amianto è un cancerogeno completo, provoca mesotelioma, tumore polmonare, tumore alla laringe e alle ovaie, asbestosi, placche pleuriche e ispessimenti pleurici.

Sono 1 su 234, gli uomini in Italia che rischiano di sviluppare questa patologia; 1 su 785, le donne; 4% i decessi oncologici per mesotelioma in entrambi i sessi; 2.732 i pazienti ad oggi in Italia con diagnosi di mesotelioma. Tenendo conto che i decessi per tumore polmonare sono il doppio rispetto a quelli per mesotelioma, e che ci sono anche altre patologie collegate, sono oltre 6.000 le cause di morte, ogni anno, attribuibili all'amianto.

A riassumere questi dati è l'associazione ONA, Osservatorio Nazionale Amianto. L'occasione, è l'invito al Ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli, affinché proceda all’immediata bonifica e messa in sicurezza delle circa 2.400 scuole con presenza di amianto disseminate in tutto il territorio nazionale, dopo che la stessa ha dichiarato di aver investito 7 miliardi di euro per la sicurezza degli edifici scolastici.

Infatti, sono circa 350.000, tra alunni e personale docente e non docente, coloro che sono ancora potenzialmente esposti a polveri e fibre di amianto per la presenza di materiali che lo contengono negli edifici scolastici in Italia.

Questa la dichiarazione di Ezio Bonanni, presidente dell'ONA e legale di alcune mamme di scolari esposti ad amianto e di alcuni familiari di insegnanti deceduti: «L’ONA sollecita il Ministro Valeria Fedeli affinché, alla luce dei paventati stanziamenti per la sicurezza scolastica, si proceda al più presto alla messa in sicurezza di tutte le scuole. In caso contrario, si procederà nei modi e termini di legge in tutte le competenti sedi, anche quelle giudiziarie.»