Nel primo pomeriggio di martedì 14 gennaio, sono stati assegnati i porti per lo sbarco dei 237 migranti a bordo delle navi Sea-Watch 3 e Open Arms.
I 118 ospiti della Open Arms, che negli scorsi giorni ha avuto problemi con il motore dell'imbarcazione, sbarcheranno a Messina. Invece ai 119 migranti della Sea-Watch 3 è stato assegnato il porto di Taranto.
Così è stata accolta la notizia a bordo della Sea-Watch 3, il cui equipaggio chiede che i diritti delle persone che sbarcheranno siano rispettati anche nell'ambito di negoziati ad hoc: l'Ue deve trovare il coraggio di politiche migratorie eque e responsabili...
Migrants onboard the Sea Watch 3 reacts after learning that the Italian authorities assigned to the German flagged rescue ship a port of safety: Taranto. pic.twitter.com/DnQy8oyBOk
— Federico Scoppa (@FedericoScoppa) January 14, 2020
Grande sollievo anche sulla Open Arms, sia per le persone soccorse (che iniziavano ad accusare i primi sintomi del disagio dei giorni passati in mare) che per l'equipaggio che spera si arrivi presto a un sistema strutturato di sbarco e redistribuzione e alla sospensione degli accordi con la Libia.
Italia asigna a #OpenArms un #PuertoSeguro para el desembarco #Messina. Es un gran alivio para las personas rescatadas y también para la tripulación. Esperamos llegar pronto a un mecanismo automático de desembarco y redistribución sin los sucios acuerdos con #Libia pic.twitter.com/o1EAnRguEQ
— Oscar Camps (@campsoscar) January 14, 2020