"ASSOLTO per aver fermato l’immigrazione di massa e difeso il mio Paese. Vince la Lega, vince il buonsenso, vince l’Italia".
In attesa di altre dichiarazioni ancor più enfatiche, per il momento ci dobbiamo accontentare di questo primo commento social con cui il ministro Salvini ha salutato l'assoluzione, perché il fatto non sussiste, dall'accusa di sequestro di persona che lo vedeva imputato nel processo Open Arms.
Non è stata da meno Giorgia Meloni che ha pubblicato via social le seguenti parole:
"Difendere i confini italiani non può essere mai un crimine. Una grande notizia l'assoluzione di Matteo Salvini. Proseguiamo insieme, con tenacia e determinazione, per combattere l'immigrazione illegale, il traffico di esseri umani e difendere la sovranità nazionale. Evviva!"
Inutile riportare altri commenti della maggioranza di estrema destra, praticamente una gara a chi la spara più grossa nel voler spacciare come atto eroico, la difesa dei confini della "Patria", l'aver costretto un centinaio di naufraghi a patire per giorni ammassati sul ponte di una nave l'attesa di poter sbarcare in porto sicuro, in base a ciò che impone il diritto internazionale.
Come si possa esultare per un atto moralmente ed eticamente disumano è incomprensibile... per chi non sia un convinto (post) fascista.
In attesa di conoscere le motivazioni che hanno suggerito all'avvedutissimo collegio del tribunale di Palermo di pronunciare tale sentenza, queste le dichiarazioni di Oscar Camps, fondatore della ong Open Arms:
"Il dispiacere è soprattutto per le persone, che come abbiamo detto dal primo minuto, sono state private della loro libertà. Adesso attendiamo le motivazioni dei giudici e valuteremo se appellare la sentenza, come speriamo anche la Procura della Repubblica. Con questo processo, che è unico nella storia italiana e europea, abbiamo voluto restituire dignità alle 147 persone trattenute a bordo e private della loro libertà per 20 giorni; abbiamo richiesto il rispetto del nostro lavoro umanitario, troppo spesso denigrato e accusato di essere colluso con azioni criminali, lavoro che ci è stato impedito di svolgere in quelle settimane, mentre eravamo di fronte alla costa di Lampedusa senza la possibilità di raggiungere un porto sicuro. In questi tre anni di processo abbiamo sempre detto di aver subito un danno legato all’impossibilità di proseguire la nostra missione. Salvare vite è quello che Open Arms fa da 10 anni, lo abbiamo fatto fino a oggi, lo faremo anche domani. Il nostro lavoro non si ferma". (fonte DIRE - www.dire.it)
Che Salvini esulti o meno, rimane comunque colpevole di aver utilizzato 147 migranti - sopravvissuti al deserto, al mare e ai lager dei criminali libici (amici anche di questo Governo) - per la sua indecente propaganda elettorale. Una roba da voltastomaco.
Nonostante Salvini e i suoi complici esultino, non vi era certo bisogno di un tribunale per giudicare moralmente, eticamente e politicamente quanto accaduto: Salvini era già colpevole e condannato da chiunque abbia memoria del rispetto che si deve agli esseri umani, ai loro diritti, alla loro dignità.