Ieri a Caivano Meloni, o chi per lei, aveva apparecchiato sceneggiatura, regia e riprese (del capo dell'Ufficio stampa, Fabrizio Alfano) per "rifarsi" della "stronza" che in privato le aveva dato il presidente della Campania, Vincenzo De Luca, come raccontato nell'articolo "Operazione verità..."
Ma il "film" di Meloni era però un'arma a doppio taglio, essendo anche interpretabile come un vero e proprio "outing", cioè l'ammettere di essere una "stronza".
A 24 ore di distanza, De Luca ha sfruttato l'assist e a margine del meeting dei Grandi Ospedali in corso al Cardarelli di Napoli ha commentato così il suo incontro a Caivano con la premier Meloni:
"Ho appreso nel pomeriggio, dai social, la performance [di Meloni] che era cominciata qualche metro prima. Io sinceramente non avevo sentito… Ho appreso dai social della raffinata eleganza con cui si era avvicinata al presidente della Regione, che era lì per accoglierla e darle il benvenuto. Ho visto che la Meloni ci ha tenuto a comunicare la sua nuova e vera identità. Noi non possiamo che concordare"!
A questo punto, viene un dubbio che il ministero dell'Interno dovrebbe chiarire prima del voto per le europee: per chi volesse votare Meloni, oltre a Giorgia, sulla scheda elettorale è possibile anche scrivere Stronza?