Cantami, o diva, del devoto Salvini
l'ira molesta che infinite addusse
noie agli italici...
Se Omero fosse vissuto ai giorni nostri non si sarebbe certo perso nel descrivere l'assedio di Troia a partire dall'ira funesta del pelide Achille, quanto l'assedio di Roma (nel senso delle istituzioni) dall'ira, per l'appunto molesta in quanto inutile agli italiani e utile solo a lui, di Matteo Salvini.
Tra le invettive di Salvini (pertanto non l'unica) delle ultime ore vi è quella, rinnovata, contro il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, reo di aver anticipato di voler rivedere i due provvedimenti bandiera, gli unici che in un anno di legislatura la Lega si era fieramente intestati: Quota 100 e decreti Sicurezza.
Intervenuto in videoconferenza al Festival dell'Economia di Trento, Conte ha detto che Quota 100 non verrà rinnovata dopo la sperimentazione dei tre anni e che i decreti Sicurezza saranno riscritti "al primo Cdm utile", facendo ricorso ad un "progetto ampio", per garantire "un meccanismo di protezione per i cittadini e per i migranti".
"Vogliono tornare alla Legge Fornero!?!?! La Lega non glielo permetterà, promesso. Non si scherza con i sacrifici di milioni di lavoratrici e lavoratori italiani".
Quota 100 è un provvedimento che non aveva annullato la legge Fornero, ma solo reso possibile a qualcuno che lo avesse trovato conveniente anticipare la pensione di un anno, forse due... a meno di non voler rinunciare a buona parte di essa.
I decreti Sicurezza voluti da Salvini sono una pura e semplice por.cata, costituzionalmente in parte bocciati, inutili di fatto, pensati e votati a puro titolo propagandistico e dal contenuto di stampo razzista, e pertanto fascista,.
Non appena il "socialista" Renzi ha sentito che il Governo avrebbe abolito un provvedimento che avrebbe potuto essere utile a qualche lavoratore si è commosso ed ha prontamente dichiarato che
"l'abolizione di Quota 100 è una svolta importante. Dopo aver cambiato linea in Europa, torniamo alla serietà sulle pensioni rimediando ancora ai danni del governo populista. Prossimo obiettivo: il Mes".
Ma un "pensierino" lo merita pure il premier Conte che nel Conte 1 ha accettato di rappresentare, da premier fantoccio, un Governo di cui, oggi da premier di fatto del Conte 2, riconosce che ha prodotto provvedimenti assurdi. Tutto questo sarebbe normale?
No, a partire dall'aver voluto associare il problema delle migrazioni alla sicurezza... degli italiani e non a quella dei migranti che per Salvini (e per quelli come lui) potevano e possono anche crepare in mare.
Così, adesso Conte dice che "nessuno può pensare che la gestione dei flussi migratori, un fenomeno così complesso e da gestire con approccio multilivello, possa essere risolto da un mese all'altro. E' un percorso che stiamo facendo e che già ha segnato una prima tappa nell'estate 2018 quando maturò la consapevolezza che Dublino dovesse essere superato. La proposta della Commissione europea è un passaggio non trascurabile ma sicuramente non è l'approdo di una politica europea efficace di gestione dei flussi migratori che deve basarsi sul principio di solidarietà. Per chi si sottrae agli adempimenti dovrà esserci un meccanismo penalizzante.Sulle modifiche ai decreti Sicurezza, prima dell'estate è già stato fatto un lavoro intenso. Vogliamo allargare il meccanismo di sicurezza e protezione per i cittadini e per i migranti stessi, che arrivano spesso in condizioni di fortuna. E' un progetto molto più ampio che cercheremo di integrare nelle modifiche che al primo Consiglio dei ministri utile cercheremo di portare. Ci stiamo lavorando adesso sul piano tecnico".
Evidentemente l'etica in politica, per chi la fa di mestiere e per chi è chiamato a farla come nel caso di Conte, è qualcosa di assolutamente malleabile e plasmabile sulle necessità e le convenienze del momento.
Sarebbe però anche bello immaginare che una politica in cui l'etica di chi è chiamato a servire il Paese sia ben chiara fin da subito, immodificabile e irrinunciabile... tanto per far capire agli elettori con chi hanno a che fare. Un minimo di chiarezza è chieder troppo?