L'Ufficio di Coordinamento per il Mediterraneo dell'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM), l'agenzia delle Nazioni Unite per le Migrazioni, ricorda che son ancora in mare i 49 migranti a bordo della Sea-Watch 3 e della Sea-eye.
"È urgente che gli Stati europei dimostrino senso di responsabilità e di solidarietà per i migranti e rifugiati e offrano quanto prima un porto di approdo sicuro."
Dalla Sea-Watch, intanto, fanno sapere che "a causa della lunga permanenza a bordo con cattive condizioni meteo, molti degli ospiti soffrono di forte mal di mare. Per una persona malnutrita e indebolita, la conseguente disidratazione può mettere a repentaglio la sua condizione."
E come ricorda un'altra Ong, Open Arms, "questa non è solo un'emergenza umanitaria, è un'emergenza democratica. Quale democrazia lascerebbe i bambini in mezzo al mare per giorni? In quale Europa stiamo vivendo? In quale Europa vogliamo vivere?"
🔵 Al dodicesimo giorno di navigazione con a bordo 32 persone soccorse, Malta concede a #SeaWatch l'ingresso nelle acque territoriali dell'isola per ripararsi da condizioni meteo difficili e in ulteriore peggioramento. pic.twitter.com/z0dsxQaeZv
— Sea-Watch Italy (@SeaWatchItaly) January 2, 2019
Infatti, ci sono ad esempio città tedesche ed italiane pronte ad accoglierli, ma gli Stati non sono intenzionati a concedere i loro porti per farli sbarcare!
Anche l'ex presidente della Camera Laura Boldrini si chiede: "Come può un continente di 500 milioni di persone temere 49 naufraghi, fra cui donne e bambini, e impedire il loro approdo? A rischiare la morte non sono solo loro, ma anche i valori che hanno ispirato l’Europa."
Lo sottolinea anche Emma Bonino con queste parole: "La permanenza in mare, sempre più rischiosa, dei 49 naufraghi salvati dalle Ong Sea-Watch e Sea-eye, dovuta alla non autorizzazione all'attracco in un porto sicuro da parte di alcuni governi europei, ci mette ancora una volta di fronte a gravi scelte politiche fatte sulla pelle dei più deboli.
Penso alla disperazione di chi, dopo mesi o anni di violenze e privazioni nei centri di detenzione libici, oggi non solo non viene più salvato e accolto in Europa, ma ha due sole terribili opzioni: essere ricacciato indietro dalla guardia costiera libica o venire abbandonato in mare e annegare.
L'anno nuovo comincia così: con donne, uomini, bambini che da 11 giorni attendono invano, in balia delle onde, l'approdo in un posto sicuro da parte di governi sordi e disumani che continuano a violare la legge del mare, i trattati e le convenzioni internazionali, oltre ai valori universali della solidarietà e della tutela della dignità umana."
Ed in Italia c'è un Governo e ci sono ministri che, per tali motivi, si dicono pure soddisfatti, sorridono e festeggiano!