L'Ufficio di Coordinamento per il Mediterraneo dell'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM), l'agenzia delle Nazioni Unite per le Migrazioni, ricorda che son ancora in mare i 49 migranti a bordo della Sea-Watch 3 e della Sea-eye.

"È urgente che gli Stati europei dimostrino senso di responsabilità e di solidarietà per i migranti e rifugiati e offrano quanto prima un porto di approdo sicuro."

Dalla Sea-Watch, intanto, fanno sapere che "a causa della lunga permanenza a bordo con cattive condizioni meteo, molti degli ospiti soffrono di forte mal di mare. Per una persona malnutrita e indebolita, la conseguente disidratazione può mettere a repentaglio la sua condizione."

E come ricorda un'altra Ong, Open Arms, "questa non è solo un'emergenza umanitaria, è un'emergenza democratica. Quale democrazia lascerebbe i bambini in mezzo al mare per giorni? In quale Europa stiamo vivendo? In quale Europa vogliamo vivere?"


Infatti, ci sono ad esempio città tedesche ed italiane pronte ad accoglierli, ma gli Stati non sono intenzionati a concedere i loro porti per farli sbarcare!

Anche l'ex presidente della Camera Laura Boldrini si chiede: "Come può un continente di 500 milioni di persone temere 49 naufraghi, fra cui donne e bambini, e impedire il loro approdo? A rischiare la morte non sono solo loro, ma anche i valori che hanno ispirato l’Europa."

Lo sottolinea anche Emma Bonino con queste parole: "La permanenza in mare, sempre più rischiosa, dei 49 naufraghi salvati dalle Ong Sea-Watch e Sea-eye, dovuta alla non autorizzazione all'attracco in un porto sicuro da parte di alcuni governi europei, ci mette ancora una volta di fronte a gravi scelte politiche fatte sulla pelle dei più deboli.

Penso alla disperazione di chi, dopo mesi o anni di violenze e privazioni nei centri di detenzione libici, oggi non solo non viene più salvato e accolto in Europa, ma ha due sole terribili opzioni: essere ricacciato indietro dalla guardia costiera libica o venire abbandonato in mare e annegare.

L'anno nuovo comincia così: con donne, uomini, bambini che da 11 giorni attendono invano, in balia delle onde, l'approdo in un posto sicuro da parte di governi sordi e disumani che continuano a violare la legge del mare, i trattati e le convenzioni internazionali, oltre ai valori universali della solidarietà e della tutela della dignità umana."

Ed in Italia c'è un Governo e ci sono ministri che, per tali motivi, si dicono pure soddisfatti, sorridono e festeggiano!