La Roma di Ranieri decolla: 3-0 al Braga in Europa League!

Dominio giallorosso all’Olimpico dove la Roma gioca bene, diverte e crea tantissime palle-gol. Dopo 10’ sblocca il risultato Pellegrini (di nuovo in campo dopo tre panchine consecutive), poi il capitano giallorosso coglie una traversa di testa e si divora il raddoppio davanti alla porta. A inizio ripresa Abdulhamid trova il 2-0 e poi causa l’espulsione del portiere Matheus, nel finale segna anche Hermoso.


La Fiorentina dilaga in Conference: 7-0 al Lask, doppietta di Sottil

Una super Fiorentina travolge il Lask per 7-0, con la squadra di Palladino che domina dall’inizio alla fine. Nel primo tempo la Fiorentina indirizza già la sfida con le reti di Sottil, Ikoné e la prima firma in maglia viola di Richardson. Nella ripresa la musica non cambia: la Fiorentina va in gol con la doppietta di Sottil, Mandragora (primo gol in stagione) e l’autogol Flecker. Nel finale, per il 7-0 definitivo, arriva anche il rigore perfetto di Gudmundsson.



Percassi: “Annata straordinaria, ma rimaniamo con i piedi per terra”

Pranzo di Natale in casa Atalanta, occasione che ha permesso al presidente Antonio Percassi di prendere la parola e di complimentarsi con tutti per i risultati raggiunti. “Devo giudicare l’annata, mi sembra che sia stata strepitosa, considerando quello che abbiamo fatto come Atalanta in Europa League, vinta e che tutti ci invidiano, ma che oggi rispettano ancora di più. Abbiamo rapporto con tutte le società europee e ci fanno un sacco di complimenti. È un merito dei giocatori, del mister, di tutto lo staff, non solo quelli che lavorano in campo ma anche fuori, che sono indispensabili per noi. Abbiamo un gruppo di persone straordinarie, grazie a loro abbiamo raggiunto un obiettivo fantastico. Mi sembra che anche nel nuovo campionato non siamo messi malissimo, alle volte guardo la classifica e mi dico che non è vero. Non è che magari domani cambia e ritorniamo da dove siamo partiti? Dobbiamo tenere i piedi per terra, avere molta attenzione, perché è un settore difficilissimo e gestiamo una squadra che non può competere con le altre a livello di incassi. Però anche quest’anno siamo in una posizione di classifica molto forte. A Zingonia ci sono delle persone straordinarie che ci invidiano tutti. Per questo dico brava, brava Atalanta. C’è mio figlio Luca che fa un lavoro notevole, mi dà una grande mano, mi lascia andare avanti su altri settori perché lui è una garanzia. Posso solo dire Forza Atalanta”.


Mbappé, chiusa l’indagine per presunta violenza sessuale: prove insufficienti

È stata chiusa in Svezia l’indagine sulle accuse di violenza sessuale nei confronti del calciatore Kylian Mbappé. Era sospettato di stupro e di due casi di molestie sessuali avvenuti in un hotel nel centro di Stoccolma il 10 ottobre scorso, ma la pubblica ministero Marina Chirakova ha affermato che “le prove non erano sufficienti”. Lo riporta il quotidiano svedese Aftonbladet. Il calciatore del Real Madrid non è mai stato sentito sul caso. “Abbiamo adottato le consuete misure investigative, compreso lo svolgimento di una serie di interviste, ha aggiunto Chirakova, “nelle indagini sulla violenza sessuale è consuetudine svolgere anche indagini tecniche e lo abbiamo fatto anche in questo caso”. La donna che ha denunciato Mbappé non ha rilasciato commenti.
“Nel corso dell’indagine, c’è stata una persona designata sospettata per motivi ragionevoli di stupro e due casi di violenza sessuale, ma la mia valutazione è che le prove non sono sufficienti per procedere e l’indagine è quindi chiusa”, ha detto Chirakova, “alla persona designata non è stato notificato il sospetto di un crimine”. I procuratori non hanno mai nominato pubblicamente il sospettato dell’indagine, ma molti media svedesi hanno riferito che si trattava dell’attaccante del Real Madrid Mbappé, che aveva visitato Stoccolma a ottobre durante una pausa del campionato spagnolo. All’epoca il team legale di Mbappé respinse queste notizie come false.


Cammaroto svela a "NM": "Napoli, sette azzurri possono partire, Biraghi è vicino, ultime su Luiz Felipe, Demiral, Koulibaly, Kiwior, Fazzini, Dorgu, Zirkzee, Osimhen e Bonny"

La doppia sconfitta contro la Lazio accende i riflettori sul mercato del Napoli e si va verso un gennaio destinato molto probabilmente a diventare la sessione invernale più movimentata di sempre nella storia recente del Napoli. Udinese, Genoa, Venezia diventano tre finali per gli azzurri e Antonio Conte lo dirà forte e chiaro ai suoi, non vuole altri passi falsi e pretende invece dal gruppo 9 punti per chiudere bene la prima parte di stagione. L'obiettivo è trovarsi il 29 dicembre ancora in piena corsa per lo scudetto e non manca molto per centrare l'obiettivo se si pensa che sino a domenica scorsa il Napoli era capolista. Poi, lo avevamo detto prima ancora del ko con la Lazio, inizierà un "altro campionato". La mancata cessione di Osimhen e soprattutto l'incertezza che sino all'ultimo ha caratterizzato quella situazione ha impedito ad agosto di fare tutto il mercato che voleva Conte e che serviva per completare la squadra: ecco perché a gennaio si andranno a sistemare i tasselli che mancano. 

In 7 hanno la valigia pronta: in difesa Mario Rui è da considerarsi virtualmente un ex ma anche Juan Jesus dovrebbe aver chiuso la sua esperienza al Napoli nell'infausta notte romana di Coppa Italia. In partenza anche Zerbin, che può finire a Empoli ma richiesto anche da Parma, Venezia e Monza (che lo rivuole). A sorpresa è in uscita anche Spinazzola, che ha deluso ed è fuori dai piani. Il suo minutaggio è crollato, era una scommessa e non è andata come tutti speravano. Al suo posto dovrebbe arrivare un esterno di esperienza, Biraghi, nome gradito a Conte. Il giocatore già detto sì al possibile trasferimento al Napoli e adesso si va ai dettagli con la Fiorentina. Il giocatore è stato escluso da Palladino dalla gara di Conference League, è ormai ai titoli di coda la sua esperienza con i viola. Attenzione perché a Firenze può finire Folorunsho, individuato come sostituto ideale di Bove. La società toscana vorrebbe uno scambio con Biraghi, il Napoli preferirebbe operazioni slegate, anche perché le valutazioni sono diverse e i partenopei sperano di monetizzare la cessione dell'ex Verona

In partenza anche due uomini del reparto d'attacco, per liberare spazi in rosa e anche perché il Napoli deve fare cassa e far quadrare il monte ingaggi. I prescelti per l'addio, ad oggi, sono Raspadori e Ngonge. Vedremo se arriveranno offerte adeguate, ad oggi diversi sondaggi ma non ci sono ancora proposte ufficiali. Raspadori piace ad Atalanta, Juve e Milan ma ADL non lo cederà alle rivali per la lotta scudetto, chance invece per la Roma, che però lo vorrebbe in prestito. All'estero c'è il Marsiglia di De Zerbi che può affondare il colpo. Se non dovesse arrivare un'offerta da almeno 20 milioni il Napoli potrebbe aprire al prestito, chiedendo però l'obbligo di riscatto. Stesso discorso per Ngonge, che piace al Parma (anticipo per Bonny?) ma anche alle due big turche, Fenerbahce e al Galatasaray, con quest'ultima che cerca un sostituto dell'infortunato Icardi. Sirene granata per Simeone, il Torino spinge ma non offre quello che vuole il Napoli, tenendo anche conto che Conte vorrebbe tenerlo: probabile la permanenza sino a giugno a Napoli. 

Capitolo acquisti: detto di Biraghi, che è vicino al Napoli, si continua a dragare il mercato internazionale per il difensore, con Jesus che andrà via e Rafa Marin su cui sono, invece, in corso riflessioni e potrebbe alla fine anche restare. Proposto Luiz Felipe, che torna in Europa dopo l'addio all'Arabia Saudita, ma al momento non è una prima scelta. Mi risulta che verrà proposto al Napoli anche Demiral, ha un contratto sino al 2026 con Al-Ahli ma vorrebbe rientrare pure lui in Europa. E' un nome che potrebbe essere valutato da Conte e Manna. Resta l'opzione affascinante del ritorno di Koulibaly ma qui dipende tutto dal giocatore e dalla volontà che avrebbe di rimettersi in gioco e di tornare a Napoli per provare a vincere lo scudetto. Conte lo ha sempre voluto e cercato, non è un mistero e lo accoglierebbe volentieri, l'Al-Hilal lo dà via e non è una questione di cartellino. Lo scoglio è l'ingaggio: Koulibaly ha uno stipendio da "marziano" in Arabia, impossibile per chiunque nel calcio europeo, a 33 anni dovrebbe fare una scelta di vita e di cuore. Possiamo confermare che il Napoli offrirebbe un contratto di 18 mesi e aggiungiamo le cifre: risulta che la proposta sarebbe quella di un ingaggio da 2 milioni - 2 milioni e mezzo, non oltre. Difficile la pista Kiwior, che aspetta la Juve.

A metà campo se esce Folorunsho dovrebbe entrare un centrocampista e Fazzini è più di un'idea ma non l'unica. E poi c'è soprattutto Dorgu: una priorità del mercato di gennaio per Conte. Il Lecce lo vorrebbe cedere a 35 milioni a giugno, il Napoli lo vuole e subito. Difficile immaginare che possa essere preso e parcheggiato per 6 mesi, è un'esigenza immediata per i piani tattici del tecnico, per elevare la qualità e la fisicità della squadra nella seconda parte della stagione. Il Napoli ha anche la carta Zerbin per abbassare il prezzo e conta di convincere Corvino e far crollare il muro salentino con un'offerta da 25 milioni di base fissa più bonus o, appunto, una eventuale contropartita che potrebbe essere Zerbin. 

Infine l'attacco, il doppio ko con la Lazio ha confermato che serve un rinforzo importante anche davanti e che Lukaku ha bisogno di essere acceso da una punta che possa giocare più vicino a lui. Zirkzee è un nome importante, una pista suggestiva ma non impossibile. Può fare la prima punta ma sa fare anche la seconda, in appoggio e legando il gioco, ecco perché il gradimento di Conte sarebbe totale. Il Manchester United lo ha pagato 42 milioni e non lo regala, potrebbe darlo via già a gennaio se Amorin confermerà di non voler puntare sull'olandese ma è chiaro che il Napoli preferirebbe un'operazione in prestito. Da vedere, anche qui, se con diritto o obbligo di riscatto: quest'ultima formula sarebbe già più impegnativa per il bilancio degli azzurri, anche se a giugno il Napoli avrà i soldi della Champions League e avrà anche quelli di Osimhen. A meno che il PSG non voglia accelerare e prendere il nigeriano già a gennaio. Difficile, non impossibile. Luis Enrique ne ha bisogno e si è pentito del suo snobbismo estivo. Il Napoli aspetta e spera nell'assalto anticipato dei francesi a Osimhen, in tal caso Zirkzee diventerebbe molto più fattibile e sullo sfondo, ricordiamo, che c'è Bonny, che Manna vuole bloccare per l'estate.