Si è tenuto oggi nella sede del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) in Roma il Convegno dal titolo: “Un nuovo ordine internazionale per un futuro condiviso dell’umanità”. 

Oliviero Diliberto, preside Facoltà di Giurisprudenza, Università “La Sapienza “ di Roma - che purtroppo non è stato presente per gravi motivi personali - doveva aprire i lavori con i saluti istituzionali che, però, sono stati letti in aula. 

Roberto Palaia, direttore del Dipartimento di scienze sociali ed umane del CNR ha ringraziato per la partecipazione gli ospiti cinesi presenti al Convegno, organizzato in un momento di grande difficoltà nei rapporti internazionali.

I lavori sono stati introdotti da Fabio Marcelli, direttore f.f. CNR-ISGI con: "La sfida del diritto per il futuro condiviso dell'umanità". 

Sono intervenuti : S.E. Jia Guide, Ambasciatore della Repubblica popolare cinese in Italia e San Marino , già capo dell'Ufficio giuridico del Ministero degli Affari esteri con un intervento dal titolo: "Le proposte della Cina per la pace e la prosperità dei popoli".

Enzo Cannizzaro, professore ordinario di diritto internazionale, Università “La Sapienza” di Roma  ha presentato una relazione dal titolo: "La necessità di un nuovo ordine internazionale basato sul diritto".

Gemma Andreone, dirigente di ricerca CNR-ISGI si è concentrata su "L'accordo sulla protezione della biodiversità marina nelle aree oltre la giurisdizione nazionale e il nuovo multilateralismo internazionale". 

Michela Arricale, copresidente del Centro di ricerca ed elaborazione per la democrazia (CRED) ha parlato di  "Sviluppo, diritti umani, diritti sociali" mentre Maria Francesca Staiano, direttrice del Centro studi sulla Cina dell'Università di La Plata  ha tenuto una relazione su : ''10 anni di Comunità di destino condiviso per l'umanità: verso la democratizzazione delle relazioni internazionali".

Dagli interventi si è evidenziato l’interesse che i giuristi del CNR hanno per  l’ordine mondiale e anche per la nuova strategia messa in atto dalla Cina.  Il rischio per i giuristi internazionalisti è quello di osservare ciò che accadde negli anni del Secondo dopoguerra senza più prenderne atto per quanto sta avvenendo oggi e, di fronte al disordine geopolitico,  le antiche questioni teoriche del diritto internazionale possono tornare utili per lo studio del presente. 

S.E Jia Guide è un giurista e gli organizzatori del Convegno del CNR hanno voluto sottolineare che l’Ambasciatore è stato invitato anche in qualità di collega giurista. 

Per gli studiosi italiani del Consiglio Nazionale delle Ricerche è ormai necessario passare ad un sistema dove viga il multipolarismo senza  più il ruolo  di potenze egemoni da parte di alcuni stati e nel contempo  l’autorità del diritto internazionale deve tornare al centro del sistema, come descritto dalla Risoluzione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite n. 2625 (XXV Sessione) del 24 ottobre 1970, in particolare, per il punto relativo al principio dell'eguaglianza sovrana degli Stati.

La Cina è d’accordo sulla costruzione di un nuovo ordine giuridico internazionale basato sui principi dello Stato di diritto, della “rule of law” e naturalmente ci tiene al concetto del socialismo con caratteristiche cinesi. La necessità di un approccio globale ai problemi è sempre più sentita per affrontare questioni che vanno dal degrado ambientale al riscaldamento globale. La dottrina del futuro condiviso come elaborata in Repubblica Popolare Cinese - secondo i giuristi del CNR, sembra essere adatta ad affrontare tali questioni così come il problema della distribuzione dei redditi a livello globale da affrontare per eliminare le sempre più nette diseguaglianze tra ricchi e poveri. L’iniziativa odierna si innesta sulla lunga tradizione di scambi culturali tra Italia e Cina, civiltà millenarie che si sono incontrate più volte nel corso della storia sulle rotte commerciali euroasiatiche.

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