Mentre la Sea-Watch 3 con i suoi 47 migranti a bordo per ripararsi da una perturbazione con mare fino a forza 8 ha gettato l'ancora al largo della costa orientale della Sicilia, a 1,4 miglia dal porto di Augusta, i due tenutari del Governo italiano fanno a gara nel far vedere al loro "popolo" chi dei due è più in grado di far rispettare l'ordine del cambiamento.

Ecco così mentre Di Maio pubblica il seguente post su Facebook...

«La nave Ong Sea Watch 3 avrà dal governo italiano supporto medico e sanitario qualora ne avesse necessità, ma la invito ancora a puntare la prua verso Marsiglia. Questa nave, come vedete in foto, batte bandiera olandese e si trova ora a pochi chilometri dalle coste italiane.Per questo ritengo opportuno convocare immediatamente l'ambasciatore olandese e chiedergli che intenzioni abbia il suo governo. Chiederanno, assieme a noi, alla Sea Watch 3 di andare a Marsiglia o li faranno sbarcare a Rotterdam?Noi siamo disposti alla massima collaborazione, ma la nostra linea sulle Ong non cambia.»

Subito Salvini gli risponde con una lettera al "governo olandese"...

«Ho firmato questa mattina una lettera indirizzata al governo olandese, in cui viene ufficialmente incaricato di occuparsi di questa imbarcazione che batte bandiera olandese e degli occupanti presenti a bordo: aspettiamo di capire con quali tempi e modalità il governo olandese, visto che la nave è sua, si farà carico di questa presenza.Sono in corso esami da parte delle forze dell’ordine sul comportamento corretto o scorretto di questa ong – ha continuato – che pensa di imporre una sua legislazione a un paese come l’Italia che invece ha delle regole che vanno rispettate.»

Questo il testo della "missiva":

Il governo della Repubblica Italiana invita il Governo del Regno dei Paesi Bassi a predisporre, con urgenza, gli adempimenti relativi all’organizzazione della presa in carico e del trasferimento in territorio olandese dei 47 migranti a bordo della nave olandese Sea Watch.Il governo della Repubblica Italiana chiede inoltre di poter disporre di ogni informazione in merito alla ong Sea Watch, con particolare riferimento alla conformità alla legislazione dello Stato di bandiera dell’organizzazione e delle attività della ong, nonchè delle relative imbarcazioni ed equipaggio.
Leggendo il testo, inoltre, non si comprende con quale autorità un ministro dell'Interno possa parlare a nome del Governo, quando a farlo deve essere il presidente del Consiglio... ma ormai ai tempi del cambiamento dobbiamo attenderci questo ed altro.


Nel frattempo, i sindaci di Napoli e Palermo confermano il loro impegno ad accogliere i migranti sulla Sea-Watch 3. Questa la dichiarazione del sindaco di Palermo Leoluca Orlando:

Sono stato oggi in contatto con il comandante della SeaWatch III e con il portavoce della missione. Come sempre, Palermo, con il suo collaudato sistema di accoglienza che coinvolge tanti soggetti pubblici e privati ed una vasta rete sociale di solidarietà, è pronta ad accogliere questi naufraghi e gli uomini e le donne che li hanno salvati da morte certa.La risposta del comandante Peters ci sprona ad andare avanti nel rispetto della Costituzione italiana e del diritto internazionale.

Questa la lettera del sindaco di Napoli Luigi De Magistris:

Le notizie che ci arrivano dai mezzi di informazione, anche in questi minuti nei quali le scriviamo, confermano che la sua nave, che di nuovo e meritoriamente ha salvato altre vite umane a poche ore dalla tragica morte di oltre cento persone che inseguivano il desiderio di una vita almeno decente, si trova in forte difficoltà per le condizioni del mare e per le precarie condizioni a bordo.Le confermiamo, come abbiamo già avuto modo di dirle personalmente e nell'incontro che si è tenuto a Malta nelle scorse settimane con il vicesindaco di Napoli, che se lei deciderà di dirigere la prua verso Napoli troverà un porto aperto.Nessun atto di chiusura dei porti è mai stato emanato, che le Autorità portuali sono sempre pronte ad accogliere le legittime richieste di chi chiede ospitalità.