Sul circuito di Buriram, in Thailandia, si è conclusa la due giorni con gli ultimi test precampionato in vista dell'inizio della stagione MotoGP 2025. Alcuni spunti? La conferma che Marc Marquez (Ducati) sa ancora guidare una moto per essere protagonista assoluto, ma dovrà vedersela non solo con il suo compagno di squadra, ma anche con un numero di avversari, forse maggiore rispetto a quanto si potesse immaginare .  

Con un tempo di 1:28.855, Marquez è gstato il più veloce in entrambe le giornate di test, mancando di appena un decimo e mezzo il record della pista detenuto dal compagno di squadra Francesco Bagnaia (1:28.700, 2024) che, tuttavia, ha preferito un approccio più cauto, chiudendo in quinta posizione. Un segnale chiaro: la Ducati GP25, nonostante limitati aggiornamenti (solo elettronica e sospensioni per il primo GP), resta ancora la moto da battere. Inoltre, Alex Marquez (Gresini Racing) ha confermato il sempre ottimo potenziale della moto versione 2024, piazzandosi secondo, mentre Franco Morbidelli (VR46) si è accontentato del settimo posto.  

Terzo tempo assoluto per Marco Bezzecchi (Aprilia Racing), autore di un record storico per il marchio: con 1:29.060 una RS-GP non era mai stat così veloce a Buriram. Il pilota italiano ha stupito anche nella simulazione della gara Sprint, dimostrando un'adattabilità inaspettata nonostante il repentino passaggio da una moto Ducati. Note positive anche per Maverick Viñales (Red Bull KTM Tech3), nono con la nuova RC16, mentre Raul Fernandez (Trackhouse Aprilia), ancora limitato da un infortunio, è rimasto al tredicesimo posto.  

Pedro Acosta (Red Bull KTM Factory Racing) si è confermato un outsider da monitorare, quarto a soli 0.205 da Bezzecchi. Meno brillante Brad Binder, dodicesimo. Per Honda, invece, arriva qualche spiraglioi di luce: Joan Mir (sesto) ha registrato il miglior tempo di sempre per una RC213V a Buriram, dimostrando ritmi competitivi anche in simulazione gara. Luca Marini e Johann Zarco, però, faticano ancora (14° e 16°).  

Dopo i test promettenti a Sepang, Yamaha ha mostrato qualche incertezza in Thailandia. Fabio Quartararo (ottavo) ha lamentato mancanza di feeling, mentre Alex Rins (17°) e i piloti Pramac Jack Miller (10°) e Miguel Oliveira (19°) hanno evidenziato una competitività a "macchia di leopardo".  

Tra gli esordienti, Ai Ogura (Trackhouse Aprilia) ha impressionato: 1:29.6 e 15° posto assoluto, superando Fermin Aldeguer (Gresini) e Somkiat Chantra (LCR Honda), quest'ultimo ancora in fase di adattamento.  

Il primo Gran Premio è in programma a Buriram tra due settimane.



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