Martedì l'Ucraina ha lanciato il suo più imponente attacco sulla regione di Mosca, utilizzando decine di droni che hanno causato la morte di almeno una persona e la distruzione di numerose abitazioni. L'attacco ha inoltre costretto tre dei quattro aeroporti della capitale a rimanere chiusi per oltre 6 ore, con circa 50 voli dirottati su altri scali.
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha dichiarato che l'attacco dimostra la vera natura della leadership politica ucraina, che ha definito nemica della Russia:
"Non è plausibile collegare questi attacchi su quartieri residenziali ad azioni militari", ha affermato Peskov. "Il regime di Kiev continua a rivelare la sua vera natura. Sono nostri nemici e dobbiamo proseguire l'operazione militare speciale per proteggerci da tali aggressioni".
Kiev, dal canto suo, ha replicato che durante la scorsa notte la Russia ha lanciato 46 droni contro l'Ucraina, di cui 38 sono stati abbattuti.
Nella regione di Mosca, gli attacchi dei droni ucraini hanno danneggiato dei grattacieli nel quartiere di Ramenskoye (250mila abitanti a circa 50 km dal centro della capitale), incendiando alcuni appartamenti. Il governatore della regione, Andrei Vorobyov, ha dichiarato che una donna di 46 anni è morta e altre tre persone sono rimaste ferite.
Il ministero della Difesa russo ha riferito di aver abbattuto oltre 70 droni nella regione di Bryansk e decine in altre zone del Paese, senza riportare vittime o danni significativi.
Mentre la Russia continua a combattere nell'Ucraina orientale, Kiev ha esteso il conflitto al territorio russo, lanciando un attacco transfrontaliero nella regione di Kursk il 6 agosto e intensificando gli attacchi con droni in profondità nel territorio russo.
Secondo quanto riporta Ukrainska Pravda il presidente Usa, Joe Biden, e il premier britannico, Keir Starmer, si incontreranno il prossimo 13 settembre per concordare su un possibile via libera a Kiev per l'utilizzo delle loro armi per portare attacchi a lungo raggio all'interno della Russia.
Durante la conferenza, Blinken ha rivelato che l'Iran ha consegnato missili balistici alla Russia da utilizzare contro l'Ucraina. Teheran, nei giorni scorsi, ha più volte smentito tale notizia.
A tale accusa, in base a quanto riporta l'agenzia IRNA, ha replicato il portavoce del Ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanaani, definendola "propaganda ingannevole" volta a nascondere il sostegno militare di Stati Uniti e alcuni paesi occidentali al genocidio israeliano a Gaza, dove dall'inizio della guerra sono stati uccisi più di 41.000 palestinesi, di cui circa il 70% donne e bambini.
Kanaani ha poi aggiunto che diversi paesi europei, che si proclamano paladini dei diritti umani, hanno contribuito al genocidio e ai crimini di guerra a Gaza, fornendo armi letali al regime israeliano negli ultimi undici mesi.