Playoff Champions League, Feyenoord-Milan 1-0: una papera di Maignan inguaia i rossoneri.
Feyenoord-Milan 1-0 nell'andata dei playoff di Champions League. Al De Kuip di Rotterdam, i rossoneri di Sergio Conceiçao sono stati sorpresi dal gol lampo di Igor Paixao al 3', con la collaborazione di una clamorosa papera di Maignan, che non trattiene una conclusione assolutamente leggibile.
Il fresco ex di turno Santiago Gimenez e Joao Felix, schierati dall'inizio dal tecnico rossonero, non hanno trovato il modo di rompere il muro olandese con i padroni di casa che per tutto il primo tempo hanno messo in grossa difficoltà il Milan e solo la traversa ha negato la doppietta a Paixao.
Nella ripresa il Feyenoord ha abbassato ritmo e baricentro, ma il Diavolo non è mai riuscito a rientrare in partita.
Appuntamento per il match di ritorno a San Siro il 18 febbraio.
Le dichiarazioni del tecnico del Milan, Sergio Conceiçao, nel post partita:
"Le partite si vincono sui duelli, sia offensivi che difensivi, il Feyenoord lo ha fatto e noi dovevamo fare di più. L'ambiente era bello caldo ma ci doveva motivare, non il contrario. Il gol subito è stato difficile da digerire nella squadra, ma ci sta nel calcio. Sicuramente dovevamo fare di più a livello di conclusioni in porta, ma siamo solo a metà: non è finita, anzi è tutto aperto, cerchiamo di dare una risposta diversa. Il poco tempo è un problema, ma è quello che è, tutti noi dobbiamo dare di più e alzare il livello, poi le partite diventeranno più facili. Ho un gruppo di grande qualità, ora dobbiamo mettere altro nel nostro gioco. È difficile ma non è impossibile, noi siamo qua per cambiare la situazione e fare quattro mesi diversi rispetto ai primi sei.Io nel calcio sono abituato a rispettare tutto e tutti. La partita è stata preparata come una finale di Champions League, con poco tempo a disposizione. Non sottovaluterò mai nessuno, perché so quanto mi è costato arrivare fino a qui - dice ancora - Siamo tutti bravissimi a commentare dopo, ma prima della partita ho pensato a quello [le quattro punte. ndr]. Capisco la curiosità, ma abbiamo giocato in undici, poi chiaramente sono io a dover trovare gli equilibri".