Maggiore severità, nuovo test di accelerazione rotazionale, misurazione dell'impatto di accessori integrati come videocamere o visiere. Il mercato richiede sicurezza e qualità, non solo design, nella nuova mobilità.


Il design
Dai trentadue caschi dal design alternativo proposti da Huddle, ai bellissimi e coloratissimi caschi dei piloti del Motomondiale e Superbike, o alla creatività e all'eclettismo che contraddistingue da anni la produzione Momo Design, si parla ovunque di aspetti più estetici che razionali. Per non parlare della promessa di nuove emozioni del MOARD-Milano, il primo salone interattivo dedicato l'anno scorso al racconto sensoriale della moto. Bisogna riconoscerlo: il tema del design è stato il protagonista della comunicazione di questi ultimi anni anche nel campo degli accessori per motocilisti.

Ma, attenzione: il mondo dei caschi per motociclisti non è solo design, è soprattutto sicurezza. Normalmente per le prove di resistenza i caschi vengono montati su speciali teste metalliche e tramite sensori si misurano i risultati dell'impatto, ma questo è perfettamente logico quando si tratta di valutare la rispondenza di un prodotto esistente alle normative di omologazione. Ma in fase di progettazione come si fa a garantire il massimo risultato in termini di sicurezza a un casco che ancora non esiste?


Nuove prove
La normativa prevede nuove prove: accelerazione rotazionale, impatto a bassa velocità, test sulle mentoniere apribili in diverse posizioni. Insomma, per i progettisti un bel problema: come si fa a soddisfare tutte queste richieste, con prodotti che ancora non esistono, ma sono solo in fase di studio?“La nuova normativa sarà sicuramente più gravosa per lo sviluppo dei caschi - dichiara l’ing. Daniele Barbani di Sinaptica - ma tutte le novità sono state inserite per fornire al progettista una metodologia standard volta ad indirizzare lo sviluppo verso dispositivi sempre più sicuri. Per questo motivo oltre alle prove standard di urto, già presenti nella precedente versione, sono stati introdotti altri test: prove ad alta e bassa velocità, l’urto rotazionale e nuovi punti di impatto extra per i test standard a temperatura ambiente. E’ giusto sottolineare l’importanza del test rotazionale. Molte ricerche, pubblicate su autorevoli riviste scientifiche, hanno mostrato che l’impatto lineare non è la principale causa di lesione alla testa: questa dipende maggiormente dal rapido movimento rotazionale causato dall’urto. La normativa di omologazione sarà uno dei primi standard ad includere questo tipo di valutazioni.”


I test virtuali di Sinaptica
“La ECE r22-06 in sé non prevede l’uso di strumenti di simulazione virtuale per l’omologazione - prosegue l’ing. Barbani - ma questi possono essere di sicuro ausilio durante la fase di sviluppo e progettazione. Il numero di test è sensibilmente aumentato rispetto alla precedente versione dello standard (ECE r22-05), influendo significativamente sui tempi e sui costi; l’ambiente virtuale di analisi può facilmente aiutare il progettista, ad esempio scartando velocemente soluzioni che non apportano benefici oppure implementando specifici strumenti di ottimizzazione che permettono di veicolare lo sviluppo in maniera rigorosa”.

La simulazione virtuale permette di ripetere più volte i test in tempi relativamente brevi, valutando variazioni di forma, di materiale o di qualsiasi altra cosa e osservando il comportamento di ogni singolo componente (come si deforma istante per istante, come interagisce con gli altri componenti, ecc.) da molti punti di vista.

Sinaptica annovera esperti che hanno maturato esperienza nel settore della simulazione di crash-test, con pubblicazioni scientifiche presentate a convegni nazionali e internazionali.