La domanda sorge spontanea, dopo che si è diffusa la notizia che la scrittrice Cecilia Parodi, a seguito della denuncia della senatrice a vita Liliana Segre, è stata indagata a Milano per "istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa" e "diffamazione aggravata dall'odio razziale".

Perché? Perché sul suo profilo Instagram ha pubblicato un video in cui diceva, tra le altre cose, "odio tutti gli ebrei". 

Perché lo ha detto? Lo spiega un ebreo, vero, non animato dalla idrofoba ferocia sionista di cui si nutrono altri ebrei, quelli che fanno finta di non vedere o addirittura festeggiano i loro correligionari che praticano l'apartheid in Cisgiordania e a Gerusalemme Est e il genocidio a Gaza... Moni Ovadia:

La stessa Parodi, per la sua testimonianza, ha ringraziato Moni Ovadia con queste parole:

"In piedi, signori, davanti a un vero ebreo. Un amico, un essere umano. Un uomo dal coraggio e dall’intelligenza straordinaria.Mentre il mio nome, e la mia faccia, venivano sbattuti sui più ignobili notiziari e giornaletti, mentre mi raccontavano come un mostro pericoloso davanti a tutta Italia, senza alcuna possibilità di replicare, farneticando di interrogazioni parlamentari, minacciando di picchiarmi e uccidermi, molti presunti attivisti per la Palestina hanno ritenuto conveniente allontanarsi da me. Hanno ritenuto più semplice unirsi al coro dei calunniatori, e lo hanno fatto perché le loro intenzioni sono differenti dalle mie. Lo hanno fatto dimostrando il quoziente intellettivo ed emotivo di uno scaldabagno, perché le mie parole sono state di certo facili da strumentalizzare, ma nessuno avrebbe potuto e dovuto interpretarle in quel modo. Mentre, da mesi, un vero gruppo di mostri mi sorveglia, mi aspetta al varco, e pianifica strategie per silenziarmi, umiliarmi, infangarmi, io sono andata avanti a far del bene, perché io non distruggo. Sono una cinquantenne senza affiliazioni politiche, e senza amicizie potenti. Ma ho comunque amici, dalla Palestina all’Italia. Voi avete potere mediatico, soldi e impunità. Noi abbiamo cuore e dignità, e ci vogliamo bene. A tutti quelli che hanno invece finto di volermi bene, dico solo: vergognatevi, e non permettetevi mai più di rivolgermi un semplice saluto. Infinitamente grazie a Moni, anche se di certo le sue parole non verranno riportate su quei canali ignobili, e nessuno mi chiederà scusa. Ma io so chi sono, mi dispiace per voi. Adesso chiudiamo questo circo ridicolo, le vostre pagliacciate. C’è un genocidio in atto, e al centro del discorso non ci sono io, né come mostro, né come santa. Ci sono 186mila morti, calcolati per difetto, e bambini massacrati ogni giorno. Un abbraccio a Moni Ovadia, da me, e sicuramente da tutti quelli che sono rimasti al loro posto".

Un momento... perbacco... un'antisemita che odia gli ebrei che ringrazia un ebreo? C'è qualcosa che non va.

Ma non importa. O almeno non importa soprattutto alla senatrice Segre, nota per denunciare tutto e tutti coloro che non esprimano parole di lode nei confronti degli ebrei.

Alla senatrice Segre di cosa accade in Palestina non sembra interessare molto, come neppure del genocidio in atto a Gaza, anche perché ritiene - sue parole - che tale crimine possa essere riconosciuto solo se ad esserne vittime siano gli ebrei...

È la stessa persona che, pur avendo patito le leggi razziali non riconosce l'apartheid di Israele e, anche in questo caso, denuncia chi le chiede spiegazioni in merito.

Insomma, per lei, il diritto di critica è inapplicabile nel caso riguardi un ebreo che, evidentemente, a suo giudizio sia sempre e comunque nel giusto, qualunque cosa faccia. E non esiste neppure il diritto di indignarsi nei confronti di chi commette un genocidio (lo Stato ebraico) e nei confronti di coloro che ne sono complici... cosa che riguarda tutti coloro che fanno finta di non accorgersi di quello che accade a Gaza.

Da qualche anno gli ebrei, appena spunta un nuovo documento che possa - anche pur vagamente -  essere assunto come prova, mettono alla gogna chiunque ritengano a loro giudizio responsabile di non aver denunciato il genocidio nei campi di concentramento nazisti durante la seconda guerra mondiale: "Sapeva, ma ha taciuto... sapeva, ma ha taciuto... sapeva, ma ha taciuto..."

La senatrice Liliana Segre, vittima delle leggi razziali e sopravvissuta ai campi di concentramento nazisti, "sa" del genocido in atto a Gaza, ma "tace"... quel genocidio non lo denuncia, perché ne sono vittime i palestinesi e perché a compierlo sono gli ebrei.

Mi raccomando, però... non fateglielo notare... altrimenti vi denuncia.