Nel cuore pulsante di Milano, un’installazione monumentale ha saputo catturare l’attenzione di una moltitudine di visitatori, trasformando la cultura in un’esperienza condivisa e vibrante. “Library of Light”, concepita dalla visionaria designer Es Devlin per il Salone del Mobile Milano, si è rivelata non solo un'opera d’arte, ma anche un simbolo di connessione fra la comunità e la cultura, riunendo 100.000 persone in soli sei giorni. Questa straordinaria partecipazione non solo conferma l’importanza dell’arte come veicolo di riflessione e condivisione, ma ci invita a esplorare il significato più profondo di un gesto così significativo.
Maria Porro, Presidente del Salone del Mobile Milano, ha descritto questo successo come “un dono a Milano, ai suoi cittadini, turisti, e a tutti gli studenti.” La proroga dell’apertura fino al 5 maggio dimostra un impegno a perpetuare lo spirito di inclusione e cultura, permettendo anche a coloro che non hanno ancora avuto l'opportunità di vivere questa esperienza di farlo. Infatti, i libri che compongono l’opera entreranno a far parte del Sistema Bibliotecario di Milano, consentendo al loro messaggio di viaggiare attraverso le mani e le menti di nuovi lettori.
La scultura cilindrica girevole, di ben 18 metri di diametro, non è solo un’impresa estetica, ma anche un capolavoro di ingegneria e design. Situata nel Cortile d’Onore della Pinacoteca di Brera, l’installazione si presenta come un oggetto luminoso e rotante composto da scaffali illuminati, contenente oltre 3.000 volumi. Durante il giorno, l’opera ruota, permettendo alla luce solare di riflettersi su colonne e statue, trasformando uno spazio museale in un teatro di luci e ombre. Di notte, invece, diventa una danza di riflessi, creando un’atmosfera incantevole e coinvolgente, capace di rapire i visitatori e trasportarli in un altro mondo. Ogni sera, alle 20.00, si offre un momento di sublime intimità culturale. I testi di Carlo Rovelli, letti dall'attore britannico Benedict Cumberbatch, e gli scritti di Maria Gaetana Agnesi, declamati da Es Devlin, si intrecciano e offrono una nuova dimensione all'arte della parola. Questo incontro tra parola e luce rappresenta un unicum, dove la letteratura e l’arte visiva si fondono, dando vita a un’esperienza multisensoriale che arricchisce l’anima dei presenti.
Al di là della bellezza visiva, “Library of Light” è stata pensata come un centro di dialogo e scambio culturale. Durante il periodo di apertura, l’installazione ha ospitato numerosi eventi, incontri e conferenze. Artisti, scrittori e innovatori, provenienti da diversi ambiti, hanno avuto modo di confrontarsi e riflettere sulle dinamiche contemporanee che intersecano arte e società. L’ultimo talk, dedicato al concetto di “Thought for Humans”, promette di essere un momento cruciale per esplorare le responsabilità etiche e sociali che l’arte e il design devono assumere nel nostro tempo. La presenza di voci diverse, disposte a discutere l'impatto della creatività sul destino dell’umanità, arricchisce ulteriormente l’esperienza collettiva.
Il contributo di Feltrinelli e A2A Energia, insieme alla collaborazione con la Pinacoteca di Brera e Grande Brera, dimostra quanto possa essere potente e significativo il connubio tra arte e sponsorizzazione. La trasformazione di un’installazione temporanea in un'eredità culturale duratura, attraverso la donazione dei libri al sistema bibliotecario locale, rappresenta un gesto di gratitudine verso la città di Milano e il suo pubblico. Questo atto non solo perpetua il valore dei testi coinvolti, ma sottolinea anche la missione del Salone del Mobile di creare spazi di riflessione e dialogo per le generazioni future. “Library of Light” ha rappresentato un esempio luminoso di come l’arte possa fungere da catalizzatore di pensiero, dialogo e comunità. La sua capacità di attrarre e coinvolgere un gran numero di persone in pochi giorni è la prova tangibile dell’urgente bisogno umano di connessione attraverso la cultura. Leyla Zana, attivista curda, disse una volta: “L’arte è un modo per comunicare ciò che le parole non possono esprimere.” In quest’ottica, la biblioteca luminosa di Es Devlin ha reso possibile un dialogo silenzioso eppure vibrante, lasciando un segno indelebile nella cultura milanese.
Milano, ora più che mai, si conferma come un fulcro di idee, innovazione e bellezza. “Library of Light” non è solo un’installazione, ma un appello a sognare e a immaginare futuri possibili attraverso la cultura, l’arte e il pensiero condiviso. Attraverso l’apertura prolungata dell’opera, il Salone del Mobile, in collaborazione con i suoi partner culturali, ci offre l’opportunità di riflettere su ciò che significa essere parte di una comunità interconnessa che celebra la bellezza della condivisione e della scoperta.
*_©Angelo Antonio Messina