La Rottamazione-quater ha superato ogni aspettativa. Al 30 novembre 2024, i pagamenti effettuati a titolo di questa definizione agevolata hanno raggiunto i 4,6 miliardi di euro, contribuendo al totale della riscossione del 2024, che ammonta a 14,2 miliardi di euro. Questi risultati segnano un nuovo record per l’Agenzia delle Entrate-Riscossione, che aveva già registrato numeri straordinari nel 2023.
Nonostante ciò, l’ex direttore dell’Agenzia, Ernesto M. Ruffini, nella sua relazione di fine mandato consegnata al Ministero dell’Economia, ha evidenziato come la gestione delle cartelle esattoriali rimanga una delle sfide più complesse per il Fisco italiano. Il cosiddetto “magazzino delle cartelle” rappresenta un peso enorme per il sistema fiscale italiano. Al 30 novembre 2024, il totale dei ruoli affidati dal 2000 ad oggi ammonta a 1.267 miliardi di euro. Tuttavia, gran parte di questa somma risulta difficilmente recuperabile:
40% dei crediti sono legati a soggetti deceduti, imprese cessate o persone nullatenenti.
51,7 miliardi di euro sono attualmente sospesi per provvedimenti giudiziari o adesioni alla Rottamazione-quater. Dopo una serie di sottrazioni per crediti irrecuperabili o già oggetto di azioni esecutive, rimangono solo 100,8 miliardi di euro effettivamente aggredibili.
Ma questo record supera quello stabilito nel 2023 che manifesta come questo governo sia tutt'altro che amico degli evasori, come qualcuno vorrebbe far credere. Ammontavano a 24,7 miliardi di euro le somme confluite nelle casse dello Stato nel 2023 grazie alla complessiva attività svolta da Agenzia delle Entrate e Agenzia delle entrate-Riscossione: 4,5 miliardi in più rispetto al 2022 (+22%). Registrando la somma più alta di sempre. Nel dettaglio, 19,6 miliardi derivano dalle ordinarie attività di controllo svolte dal Fisco e 5,1 miliardi da misure straordinarie, come “rottamazione” delle cartelle, definizione delle liti pendenti e pace fiscale.
Ma il trend nel 2024 sembrerebbe come detto superiore anche a questo dati record del 2023. Nel periodo gennaio-maggio 2024 il gettito derivante dall'attività di accertamento e controllo si è attestato a 5.715 milioni (+1.156 milioni di euro, pari a +25,4%) di cui: 2.782 milioni di euro (+569 milioni di euro, pari a +25,7%) sono affluiti dalle imposte dirette e 2.933 milioni di euro (+587 milioni di euro, pari a +25,0%) dalle imposte indirette. Bei primi sei mesi il recupero è stato superiore del 31% a quello dell'anno precedente. Insomma la nuova strategia del "fisco amico", introdotta dal viceministro dell'economia Maurizio Leo, sembrerebbe pagare. Leo, nei mesi scorsi ha sottolineato come penalità abnormi, estranee agli standard occidentali, finiscano solo per «generare contenziosi e alimentare la massa gigantesca del non riscosso». Ma questo non vuol dire abbassare la guardia verso i grandi evasori o le persone sconosciute al fisco, come ha avuto modo di sottolineare sempre il viceministro ad inizio dello scorso anno "Vogliamo considerare gli elementi più significativi del tenore di vita, visto che i professionisti e gli imprenditori pubblicano sui social le foto delle vacanze alle Maldive o dei ristoranti dove mangiano», ha spiegato nel corso di un’audizione nella commissione parlamentare di vigilanza sull’anagrafe tributaria. Si tratta del «data scraping», ovvero la possibilità per l’Agenzia delle entrate di “estrarre” i dati dal web. «Abbiamo iniziato a ragionare col Garante della Privacy e da parte loro c’è assoluta disponibilità, ferma restando la tutela dei dati personali. L’evasione fiscale è un macigno tipo il terrorismo, abbiamo un tax gap di 80-100 miliardi e dobbiamo tutti collaborare»
L'intenzione, ora, è quella enunciata da Giorgia Meloni: dare «ancor più slancio al nostro impegno per combattere la vera evasione e gettare le basi per un rapporto nuovo tra Stato e cittadini».