Riguardo la disputa tra il ministro dell'Interno Salvini ed il sindaco di Palermo Orlando, le cui dichiarazioni hanno trovato d'accordo i sindaci di altre città come Firenze e Napoli, da parte del Governo e del centrodestra (che supporta tutto ciò che dice e fa la componente leghista del Governo del cambiamento) si è gridato alla scandalo perché non è possibile dichiarare di opporsi ad una legge dello Stato.

A questa indignazione della destra italiana ha risposto il sindaco Leoluca Orlando, ricordando a Salvini e ai suoi supporter quanto sia labile e corta la loro memoria.

"Come si cambia, per un... like! - ha scritto Orlando su Facebook. - La differenza fra dire e fare, la differenza fra rispettare la Costituzione tramite la legge e fare vuoti proclami, è che io stesso mi rivolgerò al Giudice Civile per sollevare la questione della incostituzionalità di una parte del Decreto Sicurezza.

Non è questione di diritti dei migranti o di porte aperte a tutti, è una questione di diritti umani e civili per tutti, è questione di rispetto della Legge costituzionale che è garanzia per tutti i cittadini, italiani e non. Oggi si comincia coi migranti e domani si prosegue con gli altri.

I regimi, tutti i regimi della storia, hanno sempre avuto inizio con una legge razziale disumana spacciata per legge sulla sicurezza."

La dichiarazione è accompagnata dalla foto seguente...

 


Due anni fa, lo stesso Matteo Salvini che oggi promette conseguenze penali a chi non segua le direttive del decreto sicurezza, da segretario della Lega invitava i sindaci del suo partito a disobbedire ad una legge dello Stato e a non celebrare le Unioni Civili: "I sindaci della Lega non seguano una legge sbagliata."

In quel caso, il Giornale, da cui è ripresa la dichiarazione, però non chiese a Nordio di scrivere un articolo al riguardo contro Salvini, come invece ha fatto in questa occasione dove l'ex magistrato ha citato pure l'Antigone di Sofocle per attaccare il sindaco di Palermo.

Beata coerenza!