"Mentre tutto il mondo allenta le restrizioni, da domani in Italia centinaia di migliaia di lavoratori rimarranno a casa senza stipendio per l'ignobile ricatto del green pass. Proibire alle persone di potersi guadagnare da vivere penalizzando anche le aziende che dovranno fare a meno della forza lavoro, in un periodo di grande difficoltà economica per tutta la Nazione è semplicemente delirante.Un provvedimento senza alcun senso scientifico, punitivo e vessatorio, figlio della deriva ideologica di un Esecutivo che sta in piedi solo grazie al morboso senso di attaccamento alla poltrona di molti di quelli che lo sostengono, non è degno di uno Stato civile. Non c'è nessuna modifica da fare, il green pass va abolito. Subito".

Questa è l'ultima dichiarazione di Giorgia Meloni, rilasciata alla vigilia del 15 febbraio, data in cui scatterà l'obbligo vaccinale per gli over 50, nel momento in cui la curva del contagio è ormai in progressivo calo, non solo in Italia, ma in tutta Europa.

In Italia i lavoratori a non esser vaccinati, e di cui pertanto le aziende (pubbliche e private) dovranno fare a meno, sarebbero almeno 1,5 milioni. Quale sarà l'impatto che ciò potrà causare, sia a livello sociale che sull'economia del Paese. è ancora tutto da valutare.

Per questo non è assurdo chiedersi se, considerando l'andamento del contagio, mantenere il green pass e l'obbligo vaccinale per gli over 50 possa ancora valerne la pena.

Secondo Walter Ricciardi, consulente del ministero della Salute per l'emergenza Coronavirus, il green pass è ancora necessario e dovrà essere mantenuto anche dopo il 31 marzo 2022, anche nel caso in cui il Governo dovesse decidere di non rinnovare più il prolungamento dello stato di emergenza:

"Vaccinazione e Green Pass devono diventare uno dei due perni della nuova normalità. Se li togliamo siamo a rischio", ha dichiarato in Ricciardi in un'intervista per Repubblica, per poi specificare che

"sarebbe la terza volta che facciamo lo stesso errore, il terzo anno in cui pensiamo che tutto sia finito e poi ci troviamo con la curva che risale",

aggiungendo che siamo ancora in un anno di transizione e che bisognerà attendere ottobre 2022 per capire se il Covid si ripresenterà e con quale pericolosità.