Al senatore semplice Matteo Salvini, questo sabato, la Procura di Catania ha consegnato una busta che il "capitano" ha poi aperto più tardi (per chi ci crede) nella "solita" diretta video.

"Sabato pomeriggio, a casa coi bimbi a fare i compiti e guardare i cartoni, suonano alla porta e ti consegnano una busta chiusa che arriva dalla Procura di Catania... Mah... Che dite, buone o cattive notizie? La apriamo insieme più tardi e ne parliamo. Paura? Di niente e di nessuno!"

Contro Salvini, la comandante della Sea-Watch 3, Carola Rackete, aveva presentato una denuncia per diffamazione dopo che da lui era stata descritta come criminale e delinquente.

Inoltre, altre indagini dalle Procure siciliane sono state avviate sulla base della mancata assegnazione di un porto per sbarcare i migranti a bordo delle navi di alcune Ong e, in un caso, anche per quelli a bordo della nave militare Gregoretti, appartenente alla Guardia Costiera.

In qualità di ministro dell'Interno, Matteo Salvini ha ripetutamente affermato la propria responsabilità nell'aver impedito a quelle navi l'ingresso in un porto italiano.

Quindi, viste le premesse, non è certo da meravigliarsi che Salvini possa essere indagato per rispondere di possibili reati associati ai fatti sopra elencati. Lo sa benissimo lui stesso e, al di là di quello che dice ai suoi sostenitori, è chiaro che se lo aspetti.

Naturalmente, tutte le sue precedenti decisioni e dichiarazioni sono state fatte con la certezza dell'immunità che gli sarebbe stata garantita dal fatto di essere al Governo. Adesso, in tal senso, Salvini ha qualche certezza in meno, anche se uno o più avvisi di garanzia saranno per lui un ottimo traino per la prossima manifestazione della Lega da lui promossa contro l'attuale governo.

Poi, Salvini, come in uno show che si rispetti, ha aperto la busta, comunque anticipando di saperne già il contenuto.

Questo il contenuto. Il sostituto procuratore di Catania, Bonomo, lo ha informato di aver avviato nei suoi confronti un'inchiesta su un possibile sequestro di persona aggravato, perché si tratterebbe di reiterazione del reato, nei confronti dei cento migranti a bordo della nave Gregoretti.

Nel passare gli atti al tribunale dei ministri di Catania, che dovrà decidere al riguardo perché il presunto reato sarebbe stato commesso da Salvini quando ricopriva l'incarico di ministro dell'Interno, Bonomo ha comunque dichiarato di aver formulato richiesta di archiviazione.

Anche la volta precedente, in relazione al caso Diciotti (anche in quel caso una nave della Guardia Costiera) la Procura di Catania aveva chiesto l'archiviazione, ma il Tribunale dei ministri decise altrimenti, chiedendo al Senato l'autorizzazione affinché Salvini venisse processato. Autorizzazione che fu poi negata grazie al voto contrario dei 5 Stelle.



Da segnalare che oggi la giornata non era iniziata nel migliore dei modi per Salvini. Presentatosi nel mercato di via Fauchè, nei pressi della vecchia Fiera di Milano, oltre agli applausi dei leghisti, l'ex ministro ha dovuto affrontare anche i fischi degli oppositori. Niente di organizzato. Erano solo dei milanesi che erano andati a fare la spesa e che, dopo essersi accorti della sua presenza, lo hanno invitato ad andare a lavorare, tra un buffone e l'altro.