"Siamo docenti del Liceo artistico Russoli di Pisa e oggi siamo rimasti sconcertati da quanto accaduto in via San Frediano, di fronte alla nostra scuola. Studenti per lo più minorenni sono stati manganellati senza motivo perché il corteo che chiedeva il cessate il fuoco in Palestina, assolutamente pacifico, chissà mai perché, non avrebbe dovuto sfilare in Piazza Cavalieri.

Gli agenti in assetto antisommossa avevano chiuso la strada e attendevano i ragazzi con scudi e manganelli, mentre dalla parte opposta le forze dell’ordine chiudevano la via all’altezza di Piazza Dante. In via Tavoleria un’altra squadra con scudi e manganelli.Proprio di fronte all’ingresso del nostro liceo, hanno fatto partire dapprima una carica e poi altre due contro quei giovani con le mani alzate. Non sappiamo se se siano volate parole forti, anche fuori luogo, d’indignazione e sdegno, fatto sta che, senza neanche trattare con gli studenti o provare a dialogare, abbiamo assistito a scene di inaudita violenza. Ci siamo trovati ragazze e ragazzi delle nostre classi tremanti, scioccate, chi con un dito rotto, chi con un dolore alla spalla o alla schiena per manganellate gentilmente ricevute, mentre una quantità incredibile di volanti sfrecciava in Via Tavoleria. Come educatori siamo allibiti di fronte a quanto successo oggi. Riteniamo che qualcuno debba rispondere dello stato di inaudita e ingiustificabile violenza cui sono stati sottoposti cento/duecento studenti scesi in piazza pacificamente: perché si è deciso di chiuderli in un imbuto per poi riempirli di botte? Chi ha deciso questo schieramento di forze, che neanche per iniziative di maggior partecipazione e tensione hanno attraversato la nostra città?"

Ancora una volta, ancora una volta, ancora una volta... manifestanti pacifici sono stati manganellati a sangue dalla polizia. Probabilmente, molti di quei ragazzi erano anche minorenni.

La loro colpa? Aver voluto accedere a Piazza dei Cavalieri! 

"Il corteo studentesco pro Palestina a Pisa non era autorizzato e le forze dell’ordine ne sono venute a conoscenza solo attraverso i canali social e pertanto, a differenza di altre circostanze analoghe, è mancata l’interlocuzione con i rappresentanti dei promotori",

ha detto il questore Sebastiano Salvo, spiegando che la carica è stata determinata "da un momento di tensione scaturito da un contatto fisico tra alcuni manifestanti e i poliziotti che impedivano l’accesso alla piazza dei Cavalieri".

Ma per quale motivo gli studenti non avrebbero dovuto accedere a piazza dei Cavalieri? Il questore non lo ha spiegato, come non ha spiegato la violenza gratuita con cui i poliziotti li hanno attaccati. L'ha vista il questore? Probabilmente no, perché altrimenti si sarebbe impegnato a trovare una scusa migliore di quella che ha diffuso alla stampa. E allora facciamogliela vedere...

Anche a Firenze la polizia è intervenuta contro il corteo, composto da sindacati di base, studenti e comunità palestinese, partito da piazza Santissima Annunziata per raggiungere, sfilando per il centro e piazza Ognissanti, il consolato americano sul lungarno, dove era presente lo sbarramento delle forze dell'ordine. Quando i manifestanti hanno provato ad avanzare sono partite alcune cariche di alleggerimento.

Per i fatti di Pisa si è scandalizzato pure (anche se a suo modo) il sindaco "leghista", Michele Conti: 

"Quello che è accaduto stamani in città mi ha profondamente amareggiato, prima ancora che come Sindaco, come cittadino e genitore.Ho telefonato stamani a Questore e Prefetto per chiedere conto di quanto avvenuto. A entrambi ho ribadito che chiunque deve essere libero di manifestare liberamente il proprio pensiero, sempre. E che Pisa, da sempre, è luogo di incontro e confronto.Così come voglio ricordare a tutti che la convivenza pacifica è assicurata in primo luogo dal rispetto delle regole e chi non le rispetta va sanzionato. Come mi auguro avvenga per chi si è reso responsabile del blitz sulla nostra Torre di qualche settimana fa.Ma mai in alcun modo si può usare la violenza per reprimere una manifestazione di ragazzi e ragazze delle scuole superiori. Così come non si può usare la violenza per imporre una propria idea.Voglio parlare con questi ragazzi, ascoltare le loro ragioni e i loro racconti. Il Comune di Pisa è uno spazio pubblico dove è possibile esprimere liberamente, ed educatamente, ogni pensiero".

E che cosa ha detto il ministro dell'Interno, l'inutile Matteo Piantedosi, un mero servitore dei desiderata di Salvini e Meloni? Nulla... perché non saprebbe cosa dire. 

E dovremmo ancora parlare di fatalità se ogni volta, da quando i (post) fascisti sono alla guida del Paese, le forze dell'ordine si sentono autorizzate ad usare una violenza ingiustificata contro coloro che vengono indicati dai partiti della maggioranza come "nemici"?

E perché dovremmo chiamare conservatori dei (post) fascisti?