Nell'ultimo resoconto pubblicato questa mattina, il ministero della Difesa di Kiev ha dichiarato che le forze russe continuano a lanciare missili e bombe, nel tentativo di distruggere completamente le infrastrutture e le aree residenziali delle città ucraine. Inoltre, i russi nelle ultime ore si starebbero concentrando nel cercare di colpire anche i depositi di carburante, nel tentativo di complicare ancor di più la logistica ucraina e le condizioni per una crisi umanitaria.

Le forze russe inoltre, nelle zone occupate, delle regioni di Kiev, Zaporizhzhia, Chernihiv, Kherson e Kharkiv starebbero terrorizzando la popolazione locale, prendendo in ostaggio le persone e mettendo in atto rapine e saccheggi.

L'esercito ucraino nelle scorse ore avrebbe respinto 7 attacchi nemici negli oblast di Donetsk e Luhansk, distruggendo 12 carri armati, 10 veicoli da combattimento della fanteria e 3 unità motorizzate. Ieri, inoltre, sono stati abbattuti 8 aerei, 3 elicotteri, 4 droni di vario tipo e 2 missili da crociera. 

E mentre l'agenzia di stampa Ukrinform, riporta che al 29 marzo 510.000 ucraini, di cui il 75-80% uomini, hanno fatto ritorno nel Paese, il ministero della Difesa britannico ha dichiarato, via social, che la Russia schiererà a breve, in operazioni di combattimento, un migliaio di mercenari del Gruppo  Wagner un'organizzazione paramilitare o, meglio ancora, un esercito privato di fatto alle dipendenze di Vladimir  Putin.

Ma più di qualsiasi altra cosa, oggi, ad attirare l'interesse della comunità internazionale sulla guerra in atto è il colloquio tra le delegazioni russa e ucraina che è in corso ad Istanbul. Questo primo incontro in Turchia, che vede la presenza tra i mediatori di Abramovich - tornato alla ribalta nelle ultime ore per un  presunto avvelenamento - si spera riesca almeno a portare ad un cessate il fuoco le due parti in conflitto. 

Le attese sui risultati non sono alte, le due delegazioni non si sono neppure strette le mani, ma neppure i temi in discussione oggi riassumerebbero tutti i problemi da risolvere tra Russia e Ucraina. Infatti, secondo fonti stampa, per il momento dai colloqui sono stati tolti i temi relativi a Crimea e repubbliche separatiste del Donbass, limitandoli alla possibile futura neutralità dell'Ucraina.

Le attese su un qualche risultato significativo sono basse, tanto che il sindaco di Leopoli, Andriy Sadovyipensa, ritiene che la guerra continuerà "in una forma o nell'altra" fino alla fine dell'estate. 

Da segnalare che la guerra in Ucraina ha portato allo sfaldamento del cosiddetto gruppo di Visegrad. Infatti, è stata annullata la riunione dei ministri della Difesa, fissata per il 30-31 marzo, poiché Polonia e Repubblica Ceca non hanno gradito il tiepido sostegno di Budapest alle sanzioni contro la Russia.