È di 14 morti il bilancio definitivo della sparatoria ci cui giovedì è stata vittima la città di Praga, mentre 25 è il numero dei feriti, che comprendono un cittadino olandese e due cittadini degli Emirati Arabi Uniti. Alle 13 vittime uccise sul colpo, se ne è poi aggiunta un'altra deceduta successivamente a causa delle ferite riportate.

Responsabile di quanto accaduto, il 24enne David Kozak, studente dell'Università Carolina, una delle più antiche e prestigiose del paese, da dove ha sparato sia all'interno, contro studenti e insegnanti, che all'esterno prendendo di mira, casualmente, la folla che camminava nelle vicinanze.

Tutte le persone uccise sono state identificate, ma finora è stata resa nota solo l'identità di Lenka Hlavkova, che dirigeva l'Istituto di musicologia dell'università.

Secondo le ultime ricostruzioni, a fine mattinata, Kozak avrebbe ucciso il padre e poi si sarebbe diretto a Praga, distante una ventina di chilometri dalla residenza di famiglia, postando su Telegram un messaggio in cui traspariva una volontà suicida.

Poi, dal quarto piano dell'Università Carolina, ha compiuto la strage utilizzando un fucile militare, in dotazione anche alla Nato, e dopo si è suicidato. Quando la polizia è arrivata, Kozak era già morto.

Dopo l'accaduto, la polizia ritiene che Kozak possa anche essere responsabile di un duplice omicidio avvenuto circa una settimana fa nella foresta di Klanovicky, dove sono stati assassinati un uomo e la figlioletta mentre facevano una passeggiata.