In Italia, la povertà assoluta ha registrato un incremento negli ultimi anni. Secondo l’Istat, nel 2022 oltre 5,6 milioni di individui (9,7% della popolazione) vivevano in condizioni di povertà assoluta, in aumento rispetto ai 5,6 milioni del 2021 (9,4%).

Nel 2023, la situazione è rimasta pressoché invariata, con circa 5,7 milioni di persone in povertà assoluta, pari al 9,7% della popolazione.

Per il 2024, dati preliminari indicano un ulteriore peggioramento. La Caritas Italiana ha riportato che quasi 5,7 milioni di persone vivono in povertà assoluta, rappresentando quasi un decimo della popolazione.

Inoltre, la povertà energetica ha colpito 2,36 milioni di famiglie nel 2024, con un aumento di 340.000 famiglie rispetto al 2022.

Anche la povertà sanitaria è in crescita: nel 2024, 436.000 persone non hanno avuto accesso a cure e farmaci essenziali, un aumento dell’8,43% rispetto al 2023.

Questi dati evidenziano un trend preoccupante di aumento della povertà in Italia negli ultimi anni, con un impatto significativo su vari aspetti della vita quotidiana.

Ma nel Belpaese se da una parte i poveri diventano sempre più poveri e il loro numero è in crescita esponenziale a causa di salari inadeguati al costo della vita, per contro si osserva un notevole incremento del numero di miliardari.

Secondo il Billionaire Census 2024, il numero di miliardari in Italia è cresciuto del 10,4%, passando da 67 nel 2022 a 74 nel 2024.

Inoltre, nel nostro Paese, c’è stata anche una crescita della loro ricchezza, che ha raggiunto il valore record di 11,46 miliardi di euro, segnando un aumento del 9%. C’è da dire che non esiste una definizione universale di “ricchezza”, ma generalmente, in Italia, per essere considerati “ricchi” si fa riferimento ad una persona che possiede un patrimonio netto elevato, spesso a partire da una soglia di almeno un milione di euro.

Questo ha permesso all’Italia di salire al quarto posto tra i Paesi con maggiore crescita di ricchezza. Secondo la classifica Bloomberg aggiornata al 2024, sono 6 gli italiani presenti nella lista delle persone più ricche al mondo, anche se con la dipartita del ‘Cavaliere’, la famiglia Berlusconi è uscita dalla lista dei più ricchi del mondo:

  • Giovanni Ferrero e famiglia – 33,7 miliardi (45° posto mondiale)
  • Paolo Rocca e famiglia – 15 miliardi (129° posto mondiale)
  • Piero Ferrari – 7,14 miliardi (358° posto mondiale)
  • Giorgio Armani – 6,86 miliardi (375° posto mondiale)
  • Miuccia Prada – 5,72 miliardi (483° posto mondiale)
  • Patrizio Bertelli – 5,67 miliardi (490° posto mondiale)

Nel contesto europeo, l’Italia si trova al quarto posto per numero di ricchi, superando la Francia (72 miliardari). I Paesi europei hanno visto una crescita superiore alla media globale, con il mercato azionario che ha visto un aumento del 21% nell’indice Msci Europe (un indice azionario che rappresenta le performance dei titoli delle società a grande e media capitalizzazione nei mercati europei).

C’è da dire, inoltre, che il numero crescente di miliardari italiani si inserisce in un contesto di recupero globale dei mercati, dove le ricchezze dei paperoni sono cresciute in modo significativo non solo in Italia, ma anche in altre economie emergenti, come l’India, che ha registrato una crescita record del 131% dei suoi miliardari.

L’Italia ha guadagnato terreno nella classifica dei Paesi con il maggior numero di miliardari, consolidando la sua posizione alle spalle della Germania (170 miliardari) e del Regno Unito (122 miliardari) e Svizzera (116 miliardi).

Tuttavia, la crescita italiana è stata più marcata rispetto a quella di altri Paesi europei come la Francia, dimostrando un dinamismo del mercato della ricchezza Made in Italy che è un forte trainante dell’economia.

In Italia aumenta il divario tra ricchi e poveri: il 23,1% della ricchezza all’1% della popolazione!

L’aumento nel numero di miliardari e della loro ricchezza riflette un crescente divario tra ricchi e poveri, sollevando interrogativi su come affrontare queste disuguaglianze economiche.