Come ha ben spiegato il patriota e post-camerata Fabio Rampelli, deputato di Fratelli d'Italia e attuale vicepresidente della Camera nell'attuale legislatura, lo stop al reddito di cittadinanza è un esperimento del governo Meloni, cercando di trovare degli indirizzi... un po' così alla come viene, viene... e di costruire dei percorsi abilitanti.

In pratica, il Governo che lui appoggia non prende delle misure, consapevole comunque di dare delle garanzie... Rampelli afferma al contrario che le misure che danno garanzie a chi è in difficoltà verranno tolte, facendo degli esperimenti per vedere un  po' come andrà...

In fondo, come ha detto Rampelli, quella che percepisce il RdC

"non è povera ggente, ma persone abbili al lavoro"...

che prendono la paghetta dallo Stato perché non accettano un lavoro pagato 600 euro (sempre secondo quanto dichiarato da Rampelli)... una cosa che a lui sembra abbastanza evidente e per questo è necessario 

"creare una frattura... un piccolo trauma".

Ricapitolando, Rampelli definisce lavoro una prestazione d'opera che viene remunerata (anche se non si è espresso in relazione alle ore settimanali) con 600 euro al mese (da cui devono esser tolte le spese per trasferimento, vitto, ecc.), e per favorire anche tali remunerazioni è necessario togliere un aiuto, il Reddito di Cittadinanza, che non consente anche a degli sfruttatori di svolgere normalmente il loro mestiere.

Per questo, sempre secondo Rampelli, è necessario creare un "piccolo trauma" togliendo a chi ne ha bisogno quel minimo per sopravvivere... senza dargli alcuna garanzia di poter avere un lavoro vero e neppure uno offerto da uno sfruttatore.

Il patriota e post-camerata Rampelli ha detto tutto ciò durante un'intervista,  comodamente seduto sul divano di uno studio televisivo, consapevole del fatto che LUI ogni mese riceverà 15mila euro di stipendio... per dire e sostenere tali bestialità.