"Oggi eravamo anche noi dell'OSA davanti all'istituto tecnico-industriale Molinari di Milano per contestare l'inaccettabile passerella del ministro-sceriffo Valditara e della sottosegretaria alla cultura [in realtà al MIM, ndr] Frassinetti, in occasione dell'inaugurazione di una nuova targa dedicata a Sergio Ramelli, fascista e camerata della Frassinetti nel Fronte della Gioventù ucciso negli anni 70.Il MIM non perde nessuna occasione per portare avanti la propria crociata reazionaria all'interno delle scuole, che si espliciterà sempre di più con la riforma sulle nuove linee guida per i programmi scolastici con l'introduzione della Bibbia nelle ore di Storia, il latino opzionale alle medie e l'implementazione dell'impronta euro-sciovinista della storia e della geografia alle superiori. Al posto di pensare mettere mano a problemi atavici come edilizia fatiscente e precariato, il ministro-sceriffo continua a impegnarsi fortemente per approvare riforme-fregatura che da un lato aumentano la selezione di classe stringendo le sbarre della scuola-gabbia e dall'altro legittimano la presenza dei fascisti nelle nostre scuole.Se c'è un'emergenza all'interno del mondo della scuola quindi è il modello sostenuto da Valditara, che pur di portare avanti il proprio disegno di scuola dalla faccia reazionaria e antisociale nel midollo non si fanno scrupoli a calpestare i minimi spazi di agibilità democratica dentro le scuole già pesantemente sotto attacco. L'imposizione da parte del MIM dell'iniziativa di commemorazione di oggi al Molinari di fronte a una votazione che ha visto la contrarietà della maggioranza assoluta del consiglio di istituto non ne è che l'ennesima dimostrazione.Siamo pronti a organizzarci e continuare a mobilitarci contro la scuola di Valditara e lo sdoganamento dei fascisti, il 4 aprile scendiamo in piazza anche a Milano come in tutta Italia per un grande sciopero studentesco nazionale!LANCIAMO L'ALLARME ROSSO!"

Dopo il riassunto e il commento di quanto accaduto questa mattina in una scuola di Milano, riportato con le parole degli  appartenenti al movimento di Opposizione Studentesca d'Alternativa, questo, invece, è ciò che al riguardo ha dichiarato la deputata (post) fascista Paola Frassinetti, sottosegretaria al Ministero dell'Istruzione e del Merito:

"Nel 50esimo anniversario della barbara aggressione che causò la morte di Sergio Ramelli dopo 47 giorni di agonia, assieme al Ministro Valditara, abbiamo voluto onorare la memoria del suo sacrificio apponendo una targa con l'intestazione del Ministero dell'Istruzione e del Merito. Sulla targa è scritto che Sergio fu ucciso per le sue idee, affinché gli studenti, riflettendo sulle tragedie della violenza politica degli anni ‘70, comprendano la necessità che il confronto delle idee sia sempre immune da ogni forma di odio e di discriminazione"...

come se il fascismo possa esser considerato un'ideale su cui dibattere perché è un ideale da perseguire... è il sottinteso di tale dichiarazione.

Inutile dirlo... un omicidio è sempre e comunque un atto che non può avere alcun tipo di giustificazione, di qualunque genere siano le motivazioni che ne stanno all'origine.

Però, voler porre una targa con quella iscrizione (vedi foto), fatta volutamente per "sdoganare" l'ideale fascista che animava Ramelli è oggettivamente una provocazione, che sfrutta una tragedia per promuovere ciò che la storia e la Costituzione hanno condannato.