Nel discorso di insediamento alle Camere da nuovo Presidente del Consiglio, Draghi ha affermato che gli Istituti Tecnici ed i corsi post-diploma devono essere per i prossimi anni uno dei pilastri fondamentali del sistema educativo italiano, ribadendo ciò che aveva detto anche Prodi 15 anni fa in una identica occasione. A dispetto delle aziende che ricercano soprattutto tecnici formati, tuttavia, le scelte delle famiglie nell’orientare i propri figli verso un indirizzo scolastico nella scuola superiore, ricadono spesso in altre direzioni. Numerosi sono gli studi e le analisi che provano ad evidenziare che il mercato del lavoro predilige diplomati con qualifiche tecniche; è della primavera scorsa la pubblicazione dello studio Unioncamere-Anpal sulle opportunità occupazionali dei diplomati dal titolo “GLI SBOCCHI PROFESSIONALI DEI DIPLOMATI NELLE IMPRESE, INDAGINE 2019”. 

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Nel documento citato, basato sui dati del sistema informativo Excelsior 2019 di Unioncamere e ANPAL, le analisi svolte sono relative al periodo immediatamente pre-pandemico da cui emergono le previsioni sul mercato del lavoro dei prossimi 5 anni. Le indicazioni presenti nello studio sono generalmente a disposizione delle aziende ed indirizzate all’orientamento degli istituti scolastici e delle famiglie.

Sono stimate in circa 800.000 le figure professionali richieste di diplomati alle Scuole Superiori (escluse le qualifiche professionali e la scuola dell’obbligo) per i prossimi 5 anni. 

Dando uno sguardo alla classifica dei diplomi a livello secondario e post secondario più richiesti dalle aziende, si scopre che la domanda di lavoro maggiore è per i diplomi in amministrazione, finanza e marketing, con 271.000 addetti, di cui una buona parte in sostituzione di chi va in pensione. Da considerare che in questo ambito vengono compresi per esempio, anche gli amministratori contabili, gli addetti ai call center, gli addetti ai magazzini o gli assistenti alla vendita nei servizi commerciali. 

Come si evidenzia nella tabella, subito dopo, spiccano i diplomi in Elettronica, Informatica e nelle Tecnologie ad esse strettamente collegate, quali Meccatronica, Energia e Manutenzione degli impianti industriali, di cui si stima complessivamente una domanda di almeno 90.000 diplomati. 

La richiesta di addetti al Turismo ed all’Enogastronomia è invece al terzo posto ed è prevista in circa 85.000 diplomati nei prossimi 5 anni.

Tra i diplomi di scuola superiore meno richiesti ci sono “Grafica e comunicazione”  con 4100 addetti e “Chimica, materiali e Biotecnologie” con 8.800 addetti.

Sempre con riferimento allo studio Excelsior di Unioncamere, i diplomati tecnici elettronici-informatici, nella classifica delle professioni più “richieste e introvabili” figurano al primo posto tra gli Istituti tecnici ed al secondo posto tra tutti i diplomi di Scuola Superiore . 

La prossima rilevazione dell’Unione delle Camere di Commercio d’Italia, in uscita nei prossimi mesi dovrà necessariamente tener conto del periodo di pandemia e delle prospettive del mercato del Lavoro post-Covid, anche alla luce di quanto definito dal piano Next Generation EU (il cosiddetto Recovery Fund). Naturalmente, puntare sulla Transizione digitale e sulla Transizione energetica, vorrà dire veder incrementare fortemente la richiesta di figure professionali con diplomi tecnici dotati di precise competenze tecnologiche elettroniche ed informatiche.