Alquanto emblematica la foto in alto che rappresenta i "membri" di una delle coalizioni che hanno partecipato alle politiche 2022. 

Al centro del gruppo, abbiamo un personaggio come Calenda che passa il suo tempo a cercare di dimostrare su Twitter - ma solo quando gli è possibile e gli è conveniente farlo - che gli altri (in genere quelli che lui identifichi di volta in volta) sono solo degli incapaci, se non dei poveri cretini... nonostante abbia fatto carriera come nipote di..., figlio di... e amico di...

Calenda è un po' come un maratoneta che si fa portare in auto fino ad un chilometro dal traguardo per poi, dopo averlo superato, sbeffeggiare gli altri perché gli sono arrivati dietro.

Uno del genere non  poteva non trovare alleato migliore in un  personaggio come Matteo Renzi, un arrampicatore sociale che vede la politica come strumento per conquistarsi un posto al sole, e che, per tale motivo, non si fa certo problemi a lasciar annegare chi prima lo abbia salvato... in base alla convenienza del momento.

E c'è in Italia, pare, gente che da persone simili ritiene opportuno farsi rappresentare... nonostante abbiano dato prova solo della loro incapacità e della loro "astuzia", che meriterebbe però di essere descritte con termini molto meno educati.

Un esempio pratico? Nella foto, i due "generali" hanno generosamente permesso ai loro sottoposti di farsi ritrarre assieme a loro. Tra i sottoposti, in primo piano, vi è Ettore Rosato, l'esecutore materiale della legge pretesa da Renzi (e comunque votata dal Parlamento, non dobbiamo dimenticarlo) per consentirgli di truffare il voto degli elettori, in modo da avere le maggiori possibilità di ottenere un seggio e di farlo avere alla propria cerchia di yesmen di cui potersi fidare durante una legislatura.

Lunedì, tra le tante dichiarazioni del dopo voto, c'è ne stata una di Matteo Salvini in cui il segretario della Lega, nonostante il suo partito non abbia raggiunto il 9% dei voti, annunciava sorridente che il numero dei suoi parlamentari, tra Camera e Senato, avrebbe potuto arrivare a 100.

Quindi, un partito che ha avuto la metà dei voti di un altro partito, grazie a Rosato e Renzi (alleati di Calenda), finisce per avere una rappresentanza maggiore in Parlamento.

E questo è ritenuto normale dagli italiani? Non pensano che un Parlamento del genere non abbia alcuna corrispondenza con le esigenze di rappresentanza del Paese?

Ma la rappresentanza degli italiani non era la priorità per Renzi e Rosato ha eseguito puntigliosamente i desiderata del capo. Ma non bisogna dimenticare i parlamentari di quella legislatura che hanno approvato tale legge e quelli della sucecssiva che non l'hanno cancellata.

Va bene così? Non tanto. Perché adesso i post-fascisti nel giro di qualche mese, se non di addirittura di qualche settimana, inizieranno a rendersi conto che la saldissima alleanza che li porterà a formare il nuovo governo, non sarà più tale se Berlusconi o Salvini non riterranno soddisfatti appieno i loro interessi. 

Quindi gli italiani, grazie a Rosato, anche stavolta non hanno votato dei propri rappresentanti, ma dei fidati servitori dei capibastone di partito pronti a fare tutto e l'esatto contrario di ciò che venga loro ordinato in base alle convenienze del momento.

Ma questo che cosa ha a che fare con la rappresentatività e la democrazia?