Nell'aprire i lavori del Comitato direttivo centrale dell'Associazione nazionale magistrati, il presidente Giuseppe Santalucia, nel suo intervento ha detto che con quanto anticipato da Nordio in  tema di riforma della Giustizia, si pongono le premesse per un controllo politico sull'azione penale.

 "Dobbiamo dire in maniera chiara e netta che non c’è nulla di liberale in queste riforme. Un sistema liberale di garanzie non può fare a meno dell’azione penale obbligatoria e dell’unicità delle carriere. [Con questi interventi legislativi] si pongono le premesse ineludibili per un controllo politico sull’azione penale. ... Non alziamo muri, non facciamo scontri, ma continueremo a spiegare che non si tratta di riforme liberali che rendono migliore il sistema giustizia. ...Il ministro che annuncia queste riforme dovrebbe dirci qual è l'assetto che prefigura, cosa immagina dopo aver separato le carriere e aver reso l'azione penale discrezionale. Lui ci dice che non pensa di condizionare il pubblico ministero alla politica, allora ci dica come lo vuole fare. Perché, con un'azione penale discrezionale e un pubblico ministero non più nella giurisdizione, non credo che [il pm] possa godere dell'autonomia e dell'indipendenza di cui gode ora. ...Nordio ha posto al primo punto il tema dell'efficienza, il suo obiettivo immediato è aiutare gli uffici in un momento di particolare difficoltà e ci ha invito a fare proposte. Il ministro ha parlato anche della depenalizzazione e invitato l'Anm a formulare proposte concrete e si è detto pronto ad accogliere le proposte. Ci ha inviato a dei tavoli su geografia giudiziaria, sulla depenalizzazione, e si è detto pronto a un tavolo sulla normativa sulla presunzione di innocenza. ... Ci sono uffici oberati, altri in cui si sta meno peggio, una redistribuzione delle risorse nell'immediato, prima degli effetti dei concorsi, potrebbe essere una strada. Sicuramente, non faremo mancare il nostro apporto. ...Comunque, quello sulle intercettazioni sembra un attacco a freddo. Con la riforma del 2017-2018 il sistema ha trovato un soddisfacente punto di equilibrio, dopo non ci sono stati casi che segnano una lacuna nella normativa , una messa in pericolo, come era avvenuto in passato, del diritto alla riservatezza e alla reputazione. il ministro ha ripreso un vecchio tema. ...Credo che la cronaca di oggi - e penso a quello che che sta succedendo in Belgio, con un'indagine che si è giovata fortemente delle intercettazioni - si sia incaricata di smentire l'ordine delle priorità del ministro. Inoltre con il Pnrr siamo in un quadro in cui i controlli di legalità debbano essere potenziati".