Il Gran Premio Movistar di MotoGP ad Aragon si può riassumere in due episodi. Il primo subito dopo la partenza. Lorenzo arriva lungo alla prima curva, ma non lascia il gas per non essere risucchiato nel gruppo. La sua Ducati scoda e Lorenzo viene sbalzato in aria. Cade davanti alla moto che lo spinge fortunatamente fuori dalla pista. Una brutta caduta, ma senza alcuna conseguenza, con una semplice lussazione all'alluce del piede destro. La sua gara però finisce lì.


Dovizioso e Marquez perdono un rivale per la vittoria finale e decidono così di non darsi battaglia subito, procedendo uno davanti all'altro fino a 10 giri dalla fine, dove prende il via il secondo episodio che ha caratterizzato questo gran premio: il loro duello all'ultimo sorpasso con le due Suzuki di Iannone e Rins pronte ad approfittarne.

Marquez, come detto, non vuole rischiare e rompe gli indugi quando ancora manca molto al traguardo. Ma la sua Honda, nonostante il pilota spagnolo gareggi sulla pista di casa, non è in grado di allungare sulla Ducati di Dovizioso che non ci sta ad arrivare secondo, ingaggiando così un duello fatto di sorpassi e controsorpassi di cui riesce ad approfittare anche Iannone che, ad un certo punto, riesce a mettere la ruota anteriore della sua Suzuki davanti a Marquez.

Forse quella è stata la scossa decisiva, con Marquez che subito dopo riesce a mettere a segno la zampata decisiva, a meno di tre giri dalla fine. Dovizioso tenta di replicare nuovamente, ma va leggermente lungo ad una curva quando manca un giro e mezzo, perdendo il contatto con il posteriore della moto del suo avversario.

Per Marquez, il margine è sufficiente per arrivare al traguardo senza più patemi. Dietro Dovizioso, sfilano Iannone e Rins. Quinto taglia il traguardo Pedrosa sull'altra Honda ufficiale, mentre sesto è Espargaro su una sorprendente Aprilia. Deludente la Ducati Pramac di Petrucci, solo settimo a 19 secondi dal vincitore. Rossi, partito dalla penultima fila ha ottenuto un buon ottavo posto, anche se i 15 secondi di distacco la dicono lunga sulla crisi della Yamaha, sottolineata dal decimo posto di Vinales dietro l'altra Ducati Pramac di Miller.

Marquez ritorna alla vittoria, portandosi a 246 punti nella classifica del mondiale piloti e mettendo un'ipoteca seria sulla conquista di un altro titolo, quando mancano 5 gare alla fine. Dovizioso è adesso secondo a 174, distanziando Rossi, terzo a 159 punti.

Prossimo appuntamento il 7 ottobre in Tailandia.