Con una nota inviata al Ministro dell’Interno, l’Associazione Sindacale ANPPE Vigili del Fuoco e il CVFL (Comitato Vigili del Fuoco Laureati), chiedono che per il ruolo dei direttivi tecnico scientifici venga attribuita una operatività specifica al proprio ruolo di competenza, in particolare come in questa momento, dove l’Emergenza in campo di dissesto-idrogeologico sta mettendo a dura prova il Paese.
Il Decreto Legislativo n. 127 del 06/10/2018 all’articolo 171 istituisce il ruolo dei direttivi tecnico-scientifici, a cui afferiscono settori di competenza attinenti all’applicazione delle scienze Biologiche, Chimiche, Geologiche, Agro-forestali, Psicologiche a cui è stata successivamente aggiunta la laurea in scienze Fisiche quale ulteriore disciplina di interesse del Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco. I compiti affidati a questo ruolo sono di mera consultazione, comportando di fatto che tali figure non potrebbero operare sugli scenari emergenziali nella fase del soccorso tecnico urgente.
Tutto ciò appare incomprensibile soprattutto alla luce dei cambiamenti climatici che impongono una continua ed incessante risposta in termini di soccorso tecnico urgente laddove tali effetti producono devastazione e morti su un territorio di per se fragile per conformazione orografica e natura geologica dei terreni, come quelli accaduti in questi ultimi mesi Marche e Ischia, con una imponente dispositivo tecnico di soccorso in scenari operativi - emergenziali con un elevato grado di criticità per il Corpo Nazionale.
Un laureato in Scienze Geologiche potrebbe utilmente apportare il proprio contributo su scenari operativi quali i dissesti idrogeologici, nei scenari delle aree epicentrali colpite da terremoti, al monitoraggio di movimenti franosi anche con l'ausilio di strumentazioni già in dotazione al Corpo.
Stessa problematica si evidenzia per i laureati in Scienze Agro-Forestali in quando non potrebbero essere utilizzati nel soccorso tecnico urgente ad esempio sugli incendi boschivi.
Andrebbero inoltre incrementati gli attuali posti messi a concorso, anche facendo ricorso a procedure concorsuali interne, valorizzando l’esperienza del numeroso personale già in servizio nel CNVVF in possesso dei titoli di studio previsti per l'accesso alla figura di direttivo tecnico scientifico. Inoltre si sollecita la pubblicazione dei concorsi inerenti alle figure mancanti.
Le richieste esposte da ANPPE Vigili del Fuoco e dal CVFL nella nota, firmata dal Presidente di ANPPE VVF Fernando Cordella e dal Presidente del CVFL Carmine Pagliare, vogliono sensibilizzare il Ministro, affinché le risorse interne al Corpo che hanno una specifica professionalità vengono nella stesso tempo utilizzate in scenari emergenziali e valorizzate in tematiche specifiche nel campo del soccorso.