Intervenuto a Radio Cusano durante la trasmissione "5 Notizie" condotta da Gianluca Fabi, Paolo Grimoldi, ex presidente della Lega in Lombardia, ha descritto così la sua espulsione dalla Lega di Salvini Premier e la situazione del partito ad oggi:
"Voglio chiarire che la mia espulsione non è avvenuta da parte della Lega, ma da parte di Salvini Premier che è un'altra cosa. Al di là dei tecnicismi, come dice Fontana, la Lega non esiste più. Noi abbiamo costituito un’associazione che si chiama Patto per il Nord, che tenta di porre i problemi del Nord e si prefigge di riproporre la questione settentrionale. Il problema, oggi, è che Salvini non ha un progetto politico. Il progetto politico della Lega una volta era chiaro, si parlava di federalismo fiscale o di devolution. Oggi se chiedono a Salvini un parere sull’autonomia risponde che si occupa solo del codice della strada. Io sono a favore di uno schieramento della Lega in ambito nazionale, basta capire cosa si vuole fare. Se la Lega si presenta come una volta con progetti di buona amministrazione, meritocrazia e taglio delle tasse sono d’accordo. Ma nel 2024 la ‘Salvini Premier’ presenta emendamenti sulla legge di stabilità per aumentare le guardie forestali in Sicilia, invece di cercare fondi per abbassare la pressione fiscale o per le liste d’attesa per la sanità. Questo è il tema... Si trovano 15 miliardi per il ponte di Messina e non per abbassare le tasse o eliminare la Fornero. Oramai le tasse le alzano e della Fornero, storica battaglia, non se ne parla più. Non sono un tecnico, quindi non mi pronuncio sulla sua utilità [in riferimento al ponte sullo Stretto, ndr], ma sicuramente non è prioritario. Come detto serve prima abbassare la pressione fiscale, aiutare una sanità allo sbando ed eliminare la legge Fornero. Se proprio vogliamo parlare di infrastrutture, Confindustria ci dice che al Sud l’urgenza è creare collegamenti tra gli aeroporti per favorire l’export, non fare il ponte sullo Stretto. In Sicilia hanno dovuto fermare i lavori dei tunnel per il passaggio dei treni perché mancava l’acqua. Forse prima di fare il ponte bisognerebbe fare le infrastrutture e soprattutto gli acquedotti. Il futuro della Lega e di Salvini dipende sia da Salvini che da un eventuale cambio di rotta politico. Già il nome Salvini Premier con il 5% attuale della Lega non ha senso e soprattutto non è un progetto politico. Un progetto che porterebbe a governare sarebbe la proposta di una riforma Costituzionale, non la proposta di uno o l’altro personaggio come Premier. Il federalismo fiscale della Lega di Bossi era un progetto politico importante, ‘Salvini Premier’ è un’altra cosa. Proprio Bossi nei giorni scorsi ci ha detto se torneremo a parlare del Nord la gente ci seguirà".